Concorsi ministero Economia 2019 – Sono ben 400 le nuove assunzioni previste al Mef, il ministero dell’Economia e delle Finanze, entro il 2019. I nuovi ingressi verranno effettuati tramite le procedure concorsuali che sono già partite e dovrebbero portare grossi elementi di innovazione all’interno del dicastero di via XX Settembre.
L’inserimento nella macchina dei conti pubblici di giovani funzionari neolaureati, infatti, è solo una delle azioni pensate dal Mef al fine di guardare al “futuro”: l’intenzione è quella di dare spazio a big data e intelligenza artificiale al fine di migliorare l’efficienza del ministero e dei suoi dipendenti, prevedendo di utilizzare una nuova metodologia di screening dei curricula che permetta di assegnare a ognuno il compito più appropriato.
In sostanza, proprio attraverso tecniche e metodi applicati con il supporto dell’intelligenza artificiale e del Cnr, sarà possibile mappare profili e competenze con la massima precisione al fine di favorire una mobilità interna dei dipendenti, i quali andranno a ricollocarsi – su base volontaria – in uffici e attività maggiormente corrispondenti ai propri studi ed esperienze.
Non solo: per quanto riguarda chi è già un dipendente in ruolo è previsto partire da questa estate, nello specifico da luglio, il progetto “lavoro agile”, il quale ha l’obiettivo di permettere ai dipendenti della Pa italiana di lavorare da casa, coinvolgendo sia le sedi centrali che le commissioni tributarie e le ragionerie territoriali (il 10 per cento dei dipendenti del Mef).
Questi nuovi progetti sono stati presentati oggi, mercoledì 15 maggio, al Forum Pa dal vertice di ecofin Giovanni Tria e dal ministro della Funzione pubblica Giulia Bongiorno. “Abbiamo bisogno di persone di qualità e per attrarle bisogna dare valore alla scelta di imbarcarsi in questo tipo di carriera, e far superare l’idea che lavorare nella finanza o nella consulenza sia per natura più stimolante che in un ministero”, ha detto Monica Parrella in merito, direttrice del personale al Mef.
“Nella scelta professionale – ha proseguito la Parrella – i giovani valutano flessibilità, orientamento alla tecnologia e conciliazione vita-lavoro, e noi proviamo ad affrontare tutti e tre questi aspetti”. E ancora: “Dei dipendenti conosciamo diplomi e lauree scritte nel curriculum presentato a inizio carriera ma non sappiamo tutti i corsi e le esperienze sviluppate dopo”, ha spiegato sempre la direttrice del personale di via XX Settembre, sottolineando i vantaggi di questo progetto.
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