Quali sono le lauree che potranno farti guadagnare di più? Il report pubblicato da JobPricing elenca le facoltà che offrono prospettive retributive migliori, vale a dire le lauree grazie alle quali si “diventa ricchi”. lauree per guadagnare
Lo studio annuale dell’osservatorio JobPricing analizza il valore retributivo della laurea nel mercato del lavoro italiano, nella classifica le singole facoltà sono state analizzate dal punto di vista remunerativo, sulle opportunità di guadagno insomma.
Il consiglio resta quello di scegliere il percorso di laurea in base alle proprie ambizioni personali, ma per chi fosse indeciso o interessato alle prospettive di guadagno future questo report potrebbe essere una valida guida.
In testa alla classifica delle lauree più remunerative si posiziona Scienze Biologiche: la retribuzione annua di un laureato di età compresa tra i 25 e i 34 anni corrisponde a 35mila euro lordi.
Al secondo posto Scienze Giuridiche e al terzo posto Scienze Fisiche.
Queste lauree permettono di guadagnare di più nell’immediato. Mentre nel lungo termine i laureati più ricchi sono quelli che hanno frequentato facoltà come Ingegneria Chimica e dei Materiali, i quali riescono ad accrescere il proprio guadagno del 110 per cento, arrivando a più di 63mila euro.
Al secondo posto Ingegneria Gestionale, al terzo Scienze Giuridiche e al quarto Scienze Economiche (59mila euro annui di guadagno).
In basso alla classifica troviamo le lauree umanistiche.
Qui invece abbiamo pubblicato la classifica di University report aggiornata a maggio 2018 che mostra gli atenei italiani che “promettono” il migliore ritorno economico futuro.
Gli atenei che “promettono” il migliore ritorno economico nel futuro sono però tutti privati secondo quanto si apprende dal report.
Le università private, per chi se le può permettere, offrono quindi i migliori stipendi una volta che si è conquistata la laurea.
Università e retribuzioni
Gli stipendi calcolati nei primi dieci anni di carriera sono più alti per i laureati usciti dalla Bocconi (35.500 euro lordi annui), al secondo posto il Politecnico di Milano (32.905 euro lordi annui) e a seguire l’università LUISS Guido Carli (32.870 euro lordi annui).
All’ultimo posto della classifica si colloca l’Università degli studi di Messina (meno di 29 mila euro lordi annui).
La media nazionale degli stipendi dei laureati italiani nell’arco dei primi dieci anni di lavoro è di 30.480 lordi annui.
La classifica cambia, così come segnala Repubblica, se si calcola la media degli stipendi dei laureati dopo i 45 anni di età, in questo caso i primi tre posti sono tutti occupati da atenei privati: Bocconi (63.861 euro lordi annui), Cattolica di Milano (61.040 euro lordi annui) e LUISS Guido Carli (58.892 euro lordi annui).
“Rispetto all’ingresso” queste sono le università che “consentono una crescita molto significativa della retribuzione che va dal 79% della LUISS all’80% della Bocconi, fino all’87% della Cattolica”, secondo quanto si legge nel report.
Nel report emerge quindi che anche quest’anno gli stipendi migliori sono nel nord Italia e nelle università private.
Secondo l’Ocse studiare in un ateneo italiano privato costa circa il triplo di quello pubblico, ma la retribuzione annua lorda per chi può permettersi di studiare in questi atenei ripaga nel futuro perché le “prospettive retributive” sono migliori.
Chi ha studiato in queste università private ha una retribuzione superiore rispetto a quelle pubbliche di 6.500 euro lordi annui, 45.553 euro contro i 39.026 degli atenei statali.
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