Tra le nuove strategie gestionali dell’agricoltura, negli ultimi tempi ha preso sempre più piede il cosiddetto “precision farming” ovvero quella che definiamo come agricoltura di precisione.
Ma perché e in che modo è possibile applicare strumenti di precisione all’agricoltura?
Ricorrendo a delle strumentazioni moderne tra cui satelliti, robot, GPS, sensori o droni che permettano di osservare e misurare in maniera semplice e di applicare precisamente specifici interventi agronomici.
Avvalendosi di questi sistemi moderni, infatti, l’agricoltura di precisione riesce a individuare quali sono le effettive esigenze delle diverse colture, determinando a monte le variabilità climatiche e le caratteristiche biochimiche e fisiche del suolo.
Il vantaggio principale del precision farming è la riduzione delle variabilità grazie ad azioni più mirate che rendano il più omogeneo possibile il processo produttivo. Ma non solo, tra i risvolti positivi nell’utilizzo di questa strategia di agricoltura moderna ci sono anche il risparmio di tempo e la riduzione degli sprechi.
L’agricoltura di precisione aiuta ad agire nel modo, nel luogo e nel tempo giusto consentendo di aumentare la produttività agricola e assicurando una maggiore sostenibilità ambientale.
Tra le aziende che lavorano per incentivare l’adozione di questi moderni sistemi di agricoltura, in Italia c’è Philip Morris che sta supportando l’introduzione del precision farming nella filiera agricola del tabacco.
L’Italia vanta un primato poco noto ai più, è infatti il primo produttore di tabacco greggio in Europa: si stima che la filiera agricola del tabacco italiano produca circa 50 milioni di kg ogni anno.
Sono quattro le regioni italiane in cui viene coltivato il tabacco: l’Umbria, il Veneto e la Toscana e la Campania. Tra queste regioni operano circa mille piccole e medie imprese tabacchicole.
Il ruolo della filiera del tabacco in Italia diventa rilevante sia sul piano economico che su quello sociale. L’intera filiera dà lavoro a oltre 50.000 addetti nelle fasi di coltivazione e trasformazione primaria e in almeno due regioni, la Campania e l’Umbria, il prodotto interno è influenzato significativamente dalla sua raccolta.
Leader nel suo settore, Philip Morris si sta impegnando in Italia per lo sviluppo e l’applicazione di un modello all’avanguardia nella gestione agricola, attraverso tecniche di precision farming.
La multinazionale del tabacco sta guidando in Italia una trasformazione totale del settore in cui opera, trasformazione che riguarda tutto il suo modo di operare compresi i processi relativi alla filiera agricola, con l’obiettivo ultimo di costruire un futuro senza fumo.
Attività come l’introduzione di stazioni meteo per integrare tutti i mezzi disponibili, fisici, tecnologici e chimici al fine di mantenere le popolazioni di organismi dannosi alla produzione tabacchicola sotto la soglia economica di danno; la gestione responsabile dell’acqua per incentivare l’adozione di sistemi di irrigazione a goccia o a pioggia in base all’andamento stagionale; l’impegno a una progressiva riduzione delle emissioni di Co2 nelle fasi di cura del tabacco, sono solo alcuni degli aspetti inclusi nel programma di Buone Pratiche Agricole sviluppato dall’azienda per perseguire l’obiettivo di innovazione della filiera.
Adottare sistemi di precision farming, come sta facendo Philip Morris nelle coltivazioni di tabacco italiane, è una scelta consapevole che consente di sfruttare le nuove tecnologie nel campo agricolo con il fine di ottimizzare la produzione e ridurre le inefficienze.
Anche un settore tradizionale come quello agricolo dovrebbe seguire il passo dell’avanzamento tecnologico, in linea con tutti gli altri settori.
L’agricoltura di oggi è sottoposta a cambiamenti sempre più significativi e il mantenimento delle condizioni ottimali è sempre più difficile da perseguire; l’impiego della tecnologia può rappresentare una grande opportunità di crescita e sviluppo che garantisca nel tempo risultati significativi anche in questo campo. Il precision farming è un piccolo passo verso il futuro.