ISEE PRECOMPILATO 2019 – Il modello Isee precompilato rappresenta una delle novità introdotte con la precedente legge di Bilancio (qui cosa prevede la legge di Bilancio 2019).
Essa consiste nella possibilità per i cittadini di utilizzare anche questa ulteriore forma di semplificazione dopo l’implementazione delle dichiarazioni dei redditi precompilate (modello 730 e Unico); l’obbligo di utilizzare questa formula, inizialmente previsto a partire dal 1° settembre 2018, è stato poi rinviato al 1° settembre 2019.
L’Isee nella sua versione precompilata, quindi, entrerà ufficialmente in vigore quest’anno a seguito della proroga inserita nel decreto Milleproroghe 2018.
Isee precompilato 2019 | Come funziona e tempi di rilascio
L’Isee precompilato, da intendersi rilasciato sulla base della nuova DSU precompilata (la dichiarazione sostitutiva unica), è il modello che verrà messo a disposizione dei cittadini per ottenere poi il rilascio dell’attestazione necessaria a certificare il reddito di un soggetto fiscale; la sua presentazione è infatti obbligatoria al fine di fare richiesta all’Inps o ai comuni di determinate agevolazioni, benefits e prestazioni di sostegno al reddito.
Tale modello, proprio come una dichiarazione precompilata, viene fornito al cittadino già con varie parti compilate da Inps e Agenzia delle Entrate sulla base delle informazioni in loro possesso e contenute negli archivi. Questa nuova procedura è naturalmente pensata al fine di semplificare e rendere più veloci sia le operazioni di compilazione che di rilascio di questo importante modello anche in vista delle future domande per il reddito di cittadinanza.
Ma come funziona, nello specifico, questo modello? I cittadini in possesso del PIN dispositivo Inps potranno, autonomamente e senza recarsi nei Caf, compilare il modulo Inps direttamente online inserendo i propri dati e autocertificandoli (in alternativa il modulo può essere compilato nei centri di assistenza fiscale).
L’Inps quando ha ricevuto i dati effettuerà poi la sua verifica incrociandoli con le informazioni in suo possesso, e fornitegli anche dall’Agenzia delle Entrate, in merito a composizione del nucleo familiare, dichiarazione dei redditi precedenti, mutui, conti correnti ecc. A questo punto il soggetto fiscale potrà verificare i dati inseriti dall’Inps autonomamente (oppure tornando al Caf) e vedere la fascia di reddito Isee che gli è stata attribuita a seguito del calcolo.
Naturalmente il maggior vantaggio relativo a questa nuova procedura sta nei tempi di rilascio dell’attestazione: se prima, una volta compilata e inviata la DSU, era necessario attendere 10 giorni lavorativi affinché l’istituto di previdenza rilasciasse il modello ISEE, ora la procedura rende il tutto più facile ed immediato anche nel caso di rettifiche o dati mancanti all’interno della dichiarazione.