Decontribuzione per le fasce di reddito sotto i 35mila euro: 400 euro in più (all’anno) in busta paga. Il governo sta vagliando una misura che prevede bonus sui contributi, taglio Irpef e novità anche per la no tax area dei pensionati.
Contributi 2022 e Irpef
L’intenzione del governo è quella di stanziare 1,5 miliardi per abbassare l’incidenza sulle buste paga di chi ha un reddito inferiore a 35mila euro. Si tratterebbe di un intervento “una tantum”, quindi non strutturale: valido solo per il 2022. I dettagli sono ancora da definire, ma secondo la simulazione del Sole 24 Ore il risparmio potrebbe essere di 13 euro mensili per chi ha un imponibile di 25mila euro e di 16 euro sui redditi di 35mila euro.
Ai vantaggi fiscali dovuti alla decontribuzione andrebbero aggiunti quelli derivanti dalla rimodulazione delle aliquote Irpef. Il governo avrebbe in mente un meccanismo di décalage in virtù del quale fino a 30-35mila euro il beneficio fiscale complessivo della riforma si attesta intorno ai 300 e i 400 euro netti all’anno per tutte le fasce di reddito.
Le nuove aliquote Irpef:
- 23% per i redditi fino a 15mila euro;
- 25% per i redditi fino a 28mila euro;
- 35% per i redditi fino a 50mila euro;
- 43% per i redditi superiori a 50mila euro.
No tax area
La maggioranza intende inoltre portare la no tax area dei pensionati fino a 8.500 euro, garantendo un risparmio sull’assegno previdenziale. La soglia per i lavoratori dipendenti resterebbe invece fissata a 8.174.
Le nuove misure dovrebbero entrare in vigore nei primi mesi del 2022 e i lavoratori dipendenti potranno vedere i primi effetti sulle buste paga a marzo.