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    Generali, lo scontro entra nel vivo: Mediobanca aumenta le quote azionarie e supera Caltagirone e Del Vecchio

    Di Marco Antonellis
    Pubblicato il 25 Set. 2021 alle 12:23 Aggiornato il 25 Set. 2021 alle 13:05

    Lo scontro su Generali entra nel vivo. Mediobanca nei giorni scorsi ha comunicato di aver sottoscritto “con una primaria controparte di mercato” un prestito titoli per 70 milioni di azioni del Leone di Trieste, pari al 4,42 per cento del capitale sociale della Compagnia. L’operazione durerà circa otto mesi e fino all’assemblea di Generali che dovrà rinnovare il Consiglio di Amministrazione, che si terrà nella primavera 2022.

    La mossa permette a piazzetta Cuccia di unire queste azioni al suo 12,8 per cento, arrivando al 17,22 per cento, superando le quote conferite nel patto di consultazione da Caltagirone, Del Vecchio e Crt (12,43 per cento) che ha sfidato la dirigenza della compagnia assicurativa e intende presentare una lista alternativa a quella che sarà decisa dal cda uscente.

    In Mediobanca dunque confermano il sostegno a Philippe Donnet e mettono carne sul fuoco in vista del cda Generali del 27 settembre quando inizierà l’iter della composizione della lista del cda. Insomma, c’è da scommettere che il micidiale contropiede di Alberto Nagel, che con un prestito titoli ha incrementato al 17 per cento la quota azionaria di Mediobanca nelle Generali, abbia mandato di traverso il caffé a Caltagirone e Del Vecchio.

    I due restano determinati a cambiare i vertici del Leone di Trieste: i prossimi mesi saranno roventi e senza esclusione di colpi. Nella partita che imperversa tra Milano e Trieste salta però all’occhio un “dettaglio”: il duo Caltagirone-Del Vecchio ha diversi profili da proporre come presidente al posto di Gabriele Galateri (Patrizia Grieco è da tempo in pista) ma fatica a trovare un capo azienda per rimpiazzare Donnet.

    Negli ultimi tempi sono stati avvicinati numerosi nomi di grosso calibro: Matteo Del Fante, Mario Greco, Alberto Minali, Claudio Costamagna, Fabrizio Palermo, Massimo Ferrari e Sergio Ermotti. Tutti hanno ascoltato, alcuni più lusingati e altri meno ma tutti hanno gentilmente declinato. Fonti riservate riferiscono persino di un contatto con Corrado Passera, una ipotesi, tuttavia, tanto affascinante quanto complessa dal punto di vista della praticabilità. Sta di fatto che Caltagirone e Del Vecchio stanno faticando più del previsto per conquistare il Leone di Trieste. Da qui al Consiglio di Amministrazione che si terrà nella primavera 2022 ne vedremo delle belle.

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