Il gas è arrivato a 315 euro al megawattora sul TTF (Title Transfer Facility, l’indice di borsa del gas naturale di Amsterdam) per il contratto – “future” – sul mese di settembre 2022. Si è poi assestato intorno a 310. La fiammata di oggi ha fatto registrare un incremento dell’8%. Come conseguenza, i prezzi dell’energia elettrica sono schizzati in tutt’Europa, a livelli mai visti prima. Questo ha anche contribuito all’aumento dei costi: dalla produzione di zinco e alluminio ai fertilizzanti. Già mercoledì sono stati toccati nuovi picchi: il prezzo aveva raggiunto i 302 euro al megawattora e si era stabilizzato sotto i 290. Prima della guerra in Ucraina i future venivano scambiati sotto i 90 euro. Questi sbalzi sono dovuti ai timori legati ai nuovi lavori di manutenzione del gasdotto Nord Stream 1 – che dovrebbero durare tre giorni, ma non si esclude possano essere protratti più lungo – e al gasdotto americano Freeport Lng che ha posticipato a metà novembre la data di riavvio.
Il prezzo medio dell’elettricità in Italia domani sarà di 718, 71 euro al megawattora, un record. Oggi era arrivato a 614, 76 euro, mentre ieri a 637, 76 euro al megawattora. Nelle ore di picco si toccherà un prezzo massimo di 743, 7 euro, ha fatto sapere il Gestore dei mercati energetici. Alle 9 di mattina domani sarà di 800 euro al megawattora, mentre il minimo nelle ore “fuori picco” sarà di 702, 74 euro e tra 4 e le 5 di mattina sarà poco sopra i 600.