Eni ha pubblicato “Eni for Human Rights“, un nuovo rapporto che fornisce informazioni sul suo impegno per il rispetto dei diritti umani. Questo il commento dell’amministratore delegato Claudio Descalzi: “Questo impegno assume una rilevanza crescente in un mondo che sta affrontando le conseguenze della pandemia di Covid-19, in termini di salute e di preoccupazioni economiche per i lavoratori e le comunità, che amplificano le disuguaglianze già esistenti e i persistenti sentimenti razzisti. Ora più che mai, rafforzare il nostro impegno per il rispetto dei diritti umani è fondamentale per affrontare le sfide attuali. Per noi, rispettare i diritti umani significa innanzitutto riconoscere il valore di ogni persona, garantire la sua dignità, la sicurezza e la salute, la parità delle condizioni di lavoro e, soprattutto, promuovere la diversità. Questi valori sono profondamente radicati nell’identità e nella cultura aziendale di Eni e guidano le nostre azioni e le nostre attività nei 66 Paesi in cui operiamo”.
Si tratta dell’ultimo di una serie di passi fatti da Eni con l’obiettivo di diffondere e consolidare la cultura del rispetto dei diritti umani. L’azienda ha rafforzato le proprie procedure interne per dar forma a un processo strutturato di due diligence, ha adottato il nuovo Codice Etico e il Codice di Condotta dei fornitori, che delinea i requisiti a cui tutti i fornitori sono tenuti a conformarsi. Il rapporto si basa sul lavoro svolto da Eni negli ultimi 6 anni. Nel settembre 2019, l’azienda ha lanciato una nuova missione aziendale, che si ispira agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite per una transizione verso un futuro a basse emissioni di carbonio che sia socialmente equo, mirando a minimizzare i divari esistenti tra i Paesi.
Inoltre, nel dicembre 2018, l’azienda ha adottato la Dichiarazione di Eni sul rispetto dei diritti umani, che riflette le tematiche più rilevanti in materia di diritti umani, in linea con i Principi Guida dell’ONU su imprese e diritti umani (UNGPs). Per promuovere una conoscenza condivisa in materia di diritti umani e creare un linguaggio comune sul tema a livello aziendale, Eni ha realizzato programmi e iniziative di formazione. Nel 2019, oltre 19mila dipendenti sono stati formati sui diritti umani, per un totale di 25.845 ore di lezione. Nel maggio 2020 Eni è stata inclusa come “Engaged Corporate Participant” della Voluntary Principles Initiative, l’iniziativa composta da governi, organizzazioni internazionali e aziende, che promuove l’implementazione dei Voluntary Principles on Security and Human Rights, una serie di principi volti a sostenere e guidare le aziende nella gestione dei rischi legati ai diritti umani nelle attività di security.