Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Economia
  • Home » Economia

    Trattative avanzate tra Governo Meloni e Dongfeng per produrre auto cinesi in Italia

    Credit: AGF
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 6 Ago. 2024 alle 16:52 Aggiornato il 7 Ago. 2024 alle 09:09

    Il Governo Meloni è in “trattative avanzate” con il costruttore di auto cinese Dongfeng per la realizzazione nel nostro Paese di uno stabilimento produttivo che funga da hub per l’intero mercato europeo. Lo scrive oggi, martedì 6 agosto, l’agenzia di stampa Reuters, secondo cui lo Stato italiano potrebbe partecipare all’operazione acquistando una quota di minoranza nella nuova società cui farebbe capo la fabbrica. Nell’intesa, inoltre, potrebbero essere coinvolte in qualità di investitori anche imprese italiane del settore della componentistica.

    Il negoziato con Dongfeng è portato avanti dall’Unità di Attrazione degli investimenti esteri del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Lo scorso luglio il ministro Adolfo Urso è stato a Pechino, dove ha incontrato i vertici dell’azienda di Wuhan, mentre la scorsa settimana è stata la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a recarsi in visita nella capitale cinese per firmare con il premier Li Qiang un accordo triennale che include anche la cooperazione sul fronte dei veicoli elettrici.

    Da mesi il Governo italiano non fa mistero di voler attrarre gli investimenti di case automobilistiche estere. Una strada intrapresa anche alla luce delle frizioni con Stellantis: nei piani della multinazionale nata dalla fusione tra Fiat-Chrysler e Peugeot, infatti, l’Italia sembra avere un ruolo sempre più marginale, come confermano le circa 7mila uscite incentivate degli ultimi due anni.

    Se andasse in porto, l’accordo tra Roma e Dongfeng porrebbe fine alla ultrasecolare egemonia di Fiat sulla produzione di auto nel nostro Paese e rappresenterebbe una sorta di ponte per l’arrivo sul mercato europeo delle auto elettriche cinesi a basso costo.

    Su questo fronte, si registrano già alcuni accordi commerciali per la vendita di veicoli Made in China. La stessa Stellantis ha costituito una joint venture con il costruttore Leapmotor per vendere le auto di quest’ultimo nei concessionari ex Fiat. Quanto a Dongfeng, invece, tra i soci di Df Italia – l’azienda che si occuperà di commercializzare i veicoli del produttore di Wuhan – figura anche Paolo Berlusconi, fratello dell’ex premier.

    LEGGI ANCHE: Stellantis vende Comau a un fondo Usa: un nuovo caso Marelli all’orizzonte?

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version