Scattano i dazi Usa: colpiti formaggio parmigiano, pecorino e liquori
I dazi Usa voluti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump scattano oggi venerdì 18 ottobre: tra i prodotti italiani colpiti ci sono anche formaggio parmigiano, pecorino, liquori e amari. I dazi si abbatteranno anche sul vino francese, sulle olive greche e sul whiskey scozzese. Il valore totale della misura voluta dall’inquilino della Casa Bianca è di 7,5 miliardi di dollari su tutte le importazioni dall’Europa.
All’Italia questa decisione costerà almeno mezzo miliardo di euro. Saranno invece risparmiati i prodotti con il marchio Dop. Salvi la mozzarella di bufala Dop e l’olio italiano.
L’annuncio dell’aumento delle tariffe era arrivato all’inizio di ottobre dopo la decisione dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) che dava il via libera ai dazi Usa per compensare i danni che l’azienda americana Boeing avrebbe subito a causa dei sussidi concessi da Bruxelles al consorzio europeo Airbus. Gli aiuti furono concessi nel 2004, quando l’Italia non era parte del consorzio, per questa ragione la scure dei dazi sui nostri prodotti sarà più leggera rispetto agli altri Stati membri dell’Ue.
Il Segretario di Stato degli Stati Uniti Mike Pompeo in visita in Italia era intervenuto sul tema in un’intervista alla Stampa: “Parleremo con l’Unione europea e faremo del nostro meglio per andare incontro alle esigenze di ciascun paese. Ma ci troviamo sicuramente davanti ad una situazione d’ingiustizia. Sono sicuro che arriveremo a una soluzione che consenta a ogni azienda americana di essere trattata correttamente”, aveva dichiarato.
Da allora sono passate più di due settimane di passaggi burocratici e oggi alle 6.01 del mattino i dazi Usa sono entrati in vigore anche in Italia.
L’Ue potrebbe rispondere con una contromisura scatenando a suo volta dazi per un ammontare di 12 miliardi di dollari.
Gli altri prodotti su cui scattano i dazi
I prodotti alimentari nella lista nera dell’amministrazione Trump subiranno un rincaro del 25%. Tra gli altri prodotti colpiti ci sono anche formaggi di tipo svizzero “a buchi”, emmental, gorgonzola, groviera, cheddar e formaggi di latte ovino, eccetto quelli da grattugiare. Colpiti anche pecorino romano, grana padano, reggiano, parmigiano, e provola. Infine formaggi freschi e mozzarella, ma anche yogurt, burro, prosciutto, molluschi, pesche e ciliegie.
Il consigliere economico di Trump, Larry Kudlow, durante un convegno organizzato giovedì dal Consiglio per le relazioni tra Italia e Usa, ha detto che per l’Italia “non può essere l’ultima parola”. “Amo il parmigiano, peccato che dobbiamo imporre tariffe” commerciali, ha aggiunto.