Coronavirus, anche 353 notai hanno chiesto il bonus di 600 euro
Ci sono anche 353 notai tra coloro che hanno fatto richiesta per ottenere il bonus di 600 euro destinato ai lavoratori autonomi danneggiati dall’epidemia da Coronavirus. A riportare la notizia è Il Sole 24 Ore, sulla base dei dati della Cassa nazionale del Notariato. Il decreto “Cura Italia” prevede un bonus di 600 euro per i lavoratori autonomi che nel 2018 abbiano percepito redditi fino a 35mila euro oppure (per i redditi fino a 50mila euro) abbiano riportato nel primo trimestre del 2020 un calo di almeno un terzo del fatturato rispetto all’anno precedente.
Anche tra i notai, dunque, nonostante la media reddituale della categoria sfiori i 300mila euro, ci sono una quota di professionisti che rientrano nei parametri stabiliti dal governo. “Attenzione però si tratta di una media di categoria, calcolata su 3.793 notai mentre oggi siamo 5148 e il reddito medio è sceso di oltre il 30% dal 2005”, sottolinea Valerio Tacchini, notaio milanese. “Inoltre a essere colpiti da questa crisi sono i più giovani, quelli che stanno nella grandi città e hanno una nutrita concorrenza. Il mercato immobiliare si è fermato e così anche il societario che si è fermato insieme all’economia reale”.
“I redditi più bassi sono attribuibili soprattutto ai giovani colleghi”, concorda Giambattista Nardone, presidente della Cassa del Notariato. “Negli ultimi quattro anni sono entrati in esercizio 856 nuovi notai, di cui 406 nel solo 2019. Sono questi ultimi a chiedere ora il bonus di 600 euro: anzi, le 353 domande non coprono ancora tutta la platea sotto i 35mila euro, anche se c’è tempo fino al 30 aprile”. Il numero delle richieste, quindi, potrebbe crescere ancora, dal momento che sono 1012 i notai che rientrerebbero nei parametri del bonus.
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