Consob, il 30% degli italiani non è in grado di fronteggiare una spesa inattesa di mille euro
La crisi innescata dal Covid ha avuto un impatto drammatico sulle tasche degli italiani. La vulnerabilità finanziaria delle famiglie è aumentata per effetto della crisi pandemica: per quasi un terzo degli italiani sarebbe un problema affrontare una spesa inattesa di mille euro e ha visto calare il proprio reddito nell’ultimo anno. A evidenziarlo il rapporto sulle scelte di investimento delle famiglie presentato oggi dalla Consob, che evidenzia come “circa il 30% degli intervistati dichiara di non essere in grado di fronteggiare una spesa inattesa di mille euro e poco più del 30% dichiara di aver visto il proprio reddito ridursi (temporaneamente o permanentemente) nell’ultimo anno”.
Il 47% circa degli intervistati riferisce di aver contratto un debito, prevalentemente con istituzioni finanziarie, riferibile a un mutuo nel 24% dei casi e a un prestito per coprire spese correnti nel restante 22% dei casi. Di fronte alle conseguenze pandemia da Covid-19, poi, meno del 40% del campione afferma di aver ridotto le proprie spese, più del 10% di aver intaccato i propri risparmi, mentre il 45% circa non ha modificato le proprie abitudini rispetto al passato.
“Prevale tuttavia un diffuso pessimismo rispetto al futuro, con aspettative che, nella maggior parte dei casi, proiettano la ripresa dopo il 2022”, evidenzia lo studio. In linea con le precedenti rilevazioni, sottolinea Consob, “la pianificazione e il controllo delle scelte finanziarie risultano poco diffusi: solo il 40% circa degli intervistati dichiara di avere un piano finanziario e quasi altrettanti di avere e rispettare un budget costantemente o saltuariamente”. La pianificazione finanziaria sembra ancor meno diffusa con riferimento agli obiettivi previdenziali: meno del 20% degli intervistati dichiara infatti di sapere (precisamente o approssimativamente) quanti anni dovrà lavorare prima di poter andare in pensione, a quanto ammonterà la propria pensione mensile e quanto dovrebbe risparmiare per mantenere l’attuale tenore di vita. La mancanza di una chiara visione è più frequente tra coloro che si dicono insoddisfatti della propria situazione finanziaria e tra coloro che non risparmiano a sufficienza per finalità previdenziali.
La pandemia da Coronavirus ha indotto i piccoli risparmiatori italiani a puntare sui mercati azionari, si legge nel rapporto. In particolare, il 2019 “ha visto una netta prevalenza di vendite rispetto agli acquisti, con vendite nette settimanali pari a circa 100 milioni di euro. Nel 2020 – invece – durante le settimane in cui i mercati azionari registravano picchi di volatilità legati alla diffusione del Covid-19 (ossia nel periodo 24 febbraio – 3 aprile 2020), l’attività degli investitori retail italiani su titoli domestici ha mostrato una netta prevalenza degli acquisti sulle vendite, con un saldo pari complessivamente a 4,5 miliardi di euro”.