Concorso per il ministero della Giustizia: scadenza, domanda di partecipazione, cosa studiare
Il Ministero della Giustizia ha indetto un concorso per l’assegnazione di 2.329 posti da funzionario giudiziario: ci sono ancora poche ore a disposizione per inoltrare la propria domanda di partecipazione.
Il concorso, per titoli ed esami – bandito per il tramite della Ripam, la commissione per l’attuazione del progetto di riqualificazione delle pubbliche amministrazioni – è volto all’inserimento a tempo pieno e indeterminato di personale non dirigenziale per il profilo di funzionario, da inquadrare nell’area funzionale terza, fascia economica F1, nei ruoli del personale del ministero della Giustizia.
Questi 2.329 posti totali sono così distribuiti:
- 2.242 funzionari giudiziari per l’Amministrazione giudiziaria, destinati agli uffici giudiziari
- 67 funzionari amministrativi nei ruoli del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità
- 20 funzionari dell’organizzazione e delle relazioni nei ruoli del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria
Concorso ministero Giustizia, le scadenze
Alla mezzanotte del 9 settembre 2019 saranno ufficialmente chiuse le iscrizioni per la partecipazione alle prove concorsuali.
Ogni candidato interessato può inviare la propria domanda di partecipazione attraverso la compilazione del form appositamente messo a disposizione sul sito web del Ministero della Giustizia, previa registrazione.
Una volta effettuata l’iscrizione al concorso, il candidato otterrà una ricevuta che sarà tenuto a presentare il giorno della prima prova o dell’eventuale prova preselettiva, in quanto contenente il numero identificativo della domanda stessa.
Il sistema è predisposto in modo tale da non accettare più richieste di partecipazione successivamente alla mezzanotte del 9 settembre, per cui è opportuno che i candidati interessati alla partecipazione si attivino precedentemente a questo momento.
L’unica modalità di ricezione della domanda ammessa è quella telematica: non saranno ammissibili domande di partecipazione pervenute attraverso modalità differenti da questa.
I requisiti necessari per partecipare al concorso
Ai fini della partecipazione è necessario che gli interessati siano in possesso, per ciascuno dei profili ricercati, “della laurea (L) o del diploma di laurea (DL) o della laurea specialistica (LS) o, della laurea magistrale (LM) o titoli equiparati ed equipollenti secondo la normativa vigente”.
Il titolo di laurea è richiesto in discipline come Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economia ecc.
A questo link è disponibile il bando con tutti i requisiti nel dettaglio.
Concorso ministero Giustizia, cosa presentare
La richiesta di partecipazione al concorso da inviare sul sito concorsipersonale.giustizia.it dovrà contenere:
- nome e cognome,
- data e luogo di nascita del soggetto,
- codice fiscale,
- indirizzo di residenza e numero di telefono,
- indirizzo di posta elettronica,
- indicazione della cittadinanza italiana o di un Paese membro dell’Unione Europea,
- titolo di studio,
- dichiarazione di idoneità allo svolgimento dell’impiego,
- dichiarazione del possesso di diritti civili e politici,
- possesso delle qualità morali previste dalla legge,
- possesso di eventuali titoli preferenziali,
- di essere in regola nei confronti degli obblighi di leva,
- estremi del versamento effettuato dal candidato.
Ogni candidato è tenuto a versare un contributo economico pari a dieci euro per ciascun profilo per il quale intende concorrere. L’indicazione del conto corrente postale sul quale effettuare tale versamento è contenuta nel bando di concorso.
Tutti i soggetti interessati a partecipare alla selezione per l’assunzione di nuovo personale presso il Ministero della Giustizia, sono invitati a consultare il bando di concorso dell’iniziativa, in modo tale da conoscere nel dettagli i requisiti e le modalità di partecipazione.
Concorso funzionari giudiziari, cosa studiare per le prove
Della selezione per i 2.329 profili da inserire nei vari ambiti dell’Amministrazione giudiziaria se ne occupa la Commissione interministeriale Ripam tramite Formez PA. Tale procedura selettiva, come disposto dal bando di concorso, prevede:
- una prova preselettiva (da effettuarsi qualora il numero dei candidati che abbiano presentato domanda di partecipazione al concorso sia pari o superiore a tre volte il numero dei posti messi a concorso)
- una prova scritta
- una prova orale
La prova preselettiva verrà attivata qualora il numero delle domande pervenute sia pari o superiore a 3 volte il numero dei posti a concorso. Sarà comune per tutti i profili e mirerà a verificare la conoscenza delle seguenti discipline: diritto amministrativo, diritto costituzionale e logica matematica.
La prova scritta è la prima prova della procedura concorsuale ad essere differenziata a seconda del profilo scelto. Per il profilo professionale con codice F/MG le materie da studiare sono: diritto amministrativo, diritto processuale civile,
diritto processuale penale e ordinamento penitenziario (legge 354/1975, decreto del PdR 230/2000 e decreto legislativo 121/2018).
Invece per il profilo con il codice concorsuale FO/MG: diritto amministrativo, diritto del lavoro, contabilità di Stato e ordinamento penitenziario (legge 354/1975, decreto del PdR 230/2000 e decreto legislativo 121/2018).
Nella prova, per entrambi i profili, una parte sarà dedicata alle tecnologie informatiche e una alla lingua inglese.
Per il colloquio della prova orale verranno verificate le conoscenze del candidato sulle materie delle prove e ulteriori discipline. Per il profilo con codice F/MG: diritto amministrativo, diritto processuale civile, diritto processuale penale, ordinamento penitenziario (legge 354/1975, decreto del PdR 230/2000 e decreto legislativo 121/2018). Elementi di diritto civile, elementi di diritto penale, elementi di ordinamento giudiziario, elementi di legislazione in materia penale minorile.
Per il profilo con codice FO/MG invece: diritto amministrativo, diritto del lavoro, contabilità di Stato, ordinamento penitenziario (legge 354/1975, decreto del PdR 230/2000 e decreto legislativo 121/2018). Scienza dell’organizzazione, elementi di legislazione in materia penale minorile.
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