Quanto guadagna Chiara Ferragni: da Instagram a Tod’s
Chiara Ferragni è forse la più nota influencer italiana del momento e gestisce il profilo Instagram di gran lunga più redditizio d’Italia. Negli anni però la 33enne cremonese ha intrapreso un percorso sempre più votato all’imprenditoria digitale, assumendo anche una serie di cariche operative, diventando amministratrice delegata delle proprie aziende e presidente del proprio marchio, fino a entrare nel CdA di un importante gruppo come Tod’s di Diego Della Valle.
Chiara Ferragni, le tappe del successo dal blog a Tod’s
Il percorso che ha portato Chiara Ferragni alla fama e al successo economico comincia nel 2009, quando ad appena 22 anni apre TheBlondeSalad.com, un blog dedicato allo stile e ai viaggi. Quattro anni dopo, grazie ai milioni di visitatori del sito, l’imprenditrice fonda la Chiara Ferragni Collection, un marchio di abbigliamento, accessori e calzature.
Il successo raggiunto in pochi anni è tale che nel 2015 la Harvard Business School le dedica un Case Study. Due anni dopo, insieme al socio in affari Riccardo Pozzoli, l’imprenditrice cremonese “torna” alla prestigiosa università statunitense per tenere addirittura una lezione in un corso di Luxury Marketing del MBA offerto dall’ateneo.
Nel 2016, Ferragni trasforma il proprio blog personale in una rivista online dedicata alla moda e allo stile, ampliando poi l’attività fino a dare vita a una vera e propria piattaforma per l’e-commerce. Nello stesso anno, The Blonde Salad diventa una talent agency che gestisce gli interessi di Valentina e Francesca Ferragni, Marina Di Guardo e Manuele Mameli.
Nell’ottobre dell’anno successivo, l’imprenditrice cremonese diventa presidente e amministratrice delegata dell’azienda TBS Crew Srl e nel 2018 presidente di Chiara Ferragni Collection. Nello stesso anno, Forbes inserisce Ferragni nella lista 2017 dei magnati under 30 più influenti al mondo, con un patrimonio stimato in 8 milioni di dollari.
In seguito, la prestigiosa rivista americana nomina l’imprenditrice cremonese la più potente fashion influencer al mondo e Instagram inserisce il profilo di Chiara Ferragni al secondo posto per engagement delle Instagram Stories.
Nel 2019, insieme a Manuele Mameli, l’imprenditrice crea le masterclass di trucco “Beauty Bites” che arrivano a costare centinaia di euro. A settembre dello stesso anno viene poi presentato in anteprima alla 76esima Mostra del Cinema di Venezia il film “Chiara Ferragni Unposted”, un documentario sulla vita dell’imprenditrice distribuito anche da Amazon Prime e disponibile in più di 200 Paesi.
Nonostante una serie di difficoltà vissute dalle sue aziende a causa della pandemia, nel 2020 si vocifera di un possibile sbarco in borsa dello “impero Ferragni”, con la quotazione di almeno uno dei suoi marchi, un’operazione non ancora concretizzata. Arriviamo così al 2021 e all’entrata dell’imprenditrice cremonese nel CdA di Tod’s.
Intanto, partendo da un blog, Ferragni arriva a collaborare con alcuni dei più importanti stilisti e designer al mondo e diventa nel tempo testimonial di aziende e marchi importanti del calibro di Pantene, Morellato, Calzedonia e Intimissimi.
Chiara Ferragni: quanto guadagna con Instagram
Nel 2020 l’imprenditrice cremonese gestiva il profilo Instagram più redditizio d’Italia, grazie ai suoi oltre 20 milioni di follower. Stando alle analisi del portale Hopper HQ, l’account di Chiara Ferragni è in grado di ricavare in media 59.700 dollari a post, un dato che la pone al 65esimo posto nel mondo.
Fedez, marito e padre dei suoi figli, figura al terzo posto in Italia dopo Gianluca Vacchi e all’84esimo nel mondo in questa particolare classifica, con un profilo capace di ricavare in media 31.200 dollari a post.
Chiara Ferragni: quanto guadagnano le aziende Tbs Crew, Serendipity e Sisterhood
Le aziende che fanno capo al cosiddetto “impero Ferragni” sono tre: Tbs Crew Srl, Sisterhood e Serendipity. La prima, di cui l’imprenditrice è azionista di maggioranza al 55 per cento, gestisce il portale TheBlondeSalad.com e la talent agency che cura l’immagine di Chiara e Valentina Ferragni e di Manuele Mameli.
Nel 2019, secondo gli ultimi bilanci disponibili, la Tbs Crew Srl ha chiuso l’anno con profitti netti di poco più di 450 mila euro, decisamente superiore ai circa 98 mila euro registrati nell’esercizio precedente. Anche i ricavi sono cresciuti complessivamente da 5,7 a 6,4 milioni tra il 2018 e il 2019, mentre l’utile prima del pagamento delle imposte arrivava a circa 627 mila euro rispetto ai quasi 189 mila dell’anno prima.
L’utile netto è stato distribuito integralmente come dividendo agli azionisti e all’imprenditrice cremonese è toccata una quota di circa 248mila euro. Nonostante un anno difficile a causa del Covid, secondo le previsioni della dirigenza, la Tbs Crew Srl chiuderà anche il 2020 in utile.
Ottimi risultati anche per la Sisterhood, posseduta al 99 per cento dall’imprenditrice cremonese e che si occupa di ideare campagne pubblicitarie. Nel 2019, l’azienda ha chiuso i bilanci con 11,3 milioni di ricavi e ben 5 milioni di utile netto.
Discorso diverso per la Serendipity Srl, di cui Ferragni possiede il 32,5 per cento e che gestisce il marchio Chiara Ferragni Collection. Se nel 2017 l’azienda aveva registrato un fatturato di 1,68 milioni di euro e un utile di 273 mila euro, in crescita rispetto all’anno precedente, nel 2018 i profitti sono scesi a poco più di 192 mila euro, segnando addirittura una perdita superiore ai 500 mila euro nel 2019, a fronte di un patrimonio netto sceso nello stesso periodo da 1 milione e 192 mila a poco più di 670 mila euro.
I magri risultati dell’azienda sono stati spiegati dal management con l’aumento degli investimenti in risorse umane. L’anno scorso, Serendipity ha scelto di cambiare partner per la produzione di calzature e accessori. La società ha approvato a luglio un nuovo piano industriale che prevede la rottura con il partner storico Pasquale Morgese e il ritiro della licenza produttiva al gruppo Mofra, dietro pagamento di una penale di 4 milioni di euro, e l’affidamento di queste attività alla milanese Swinger International. Questa mossa mira a portare i ricavi del gruppo a superare i 15 milioni di euro entro il 2025.
Chiara Ferragni: quanto vale il marchio
Il solo marchio Chiara Ferragni Collectionè valutato, secondo il Corriere della Sera, tra i 36 e i 40 milioni di euro. Nato come “brand di calzature fashion ma pop”, nel 2016 il marchio apre una serie di pop up stores a Parigi, Firenze e Londra, sbarcando l’anno successivo a Milano, Shanghai e Hong Kong.
Il futuro di Chiara Ferragni
L’influencer – che conta ormai 23 milioni di follower su Instagram e che opera come imprenditrice nel mondo della moda e della pubblicità – è stata scelta come consigliere di amministrazione del gruppo Tod’s, l’azienda di calzature della famiglia Della Valle, per la sua “conoscenza del mondo dei giovani”.
“Ritenendo sempre più importante occuparsi di impegno sociale, della solidarietà verso il prossimo e della sostenibilità nel rispetto dell’ambiente e del dialogo con le giovani generazioni, Tod’s nomina Chiara Ferragni membro del consiglio di amministrazione”, si legge nella nota diramata oggi, venerdì 9 aprile 2021, dall’azienda.
L’arrivo dell’imprenditrice cremonese nel gruppo Della Valle potrebbe anche essere un segnale per il futuro. Alla fine dello scorso anno, si vociferava di un piano di Ferragni per far sbarcare in borsa Serendipity e il suo marchio Chiara Ferragni Collection.
La stessa imprenditrice confermò a settembre al Corriere Economia l’obiettivo di “quotare il marchio in Borsa o farlo confluire in un grande gruppo del lusso”. Chissà come andrà a finire.
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