Cosa vuol dire cashback e come funziona: ecco l’idea del governo
La manovra economica che il governo Conte sta preparando prevede molte misure volte a limitare l’uso del contante. Una strategia per ridurre l’evasione fiscale, soprattutto in settori molto delicati. Il cashback è una delle proposte sul tavolo che i tecnici di Palazzo Chigi stanno valutando assieme alle forze politiche. Ma che vuol dire cashback e come funziona?
Il cashback che letteralmente significa “contanti indietro” è il rimborso immediato di una percentuale della spesa effettuata. Nel caso in esame dal governo: se paghi con uno strumento elettronico, sullo stesso strumento otterrai un ritorno di risorse che equivale al beneficio che si riterrà di stabilire.
Il cashback è una realtà già collaudata online. Funziona così: dell’importo speso per acquistare un determinato prodotto ne viene successivamente restituita una percentuale sotto forma di buoni sconto o di accredito. Un sito di cashback guadagna una percentuale degli acquisti effettuati dai propri utenti su uno dei negozi convenzionati e riversa poi una parte del guadagno a chi ha effettivamente acquistato.
Il governo Conte bis, con la prossima manovra economica, pensa di concederlo sia a negozianti che a famiglie, iniziando eventualmente non su tutte le transazioni, bensì prima dai settori in cui è presente un alto tasso di evasione. Come quello della ristorazione, per esempio.
Si associa all’ipotesi di un “superbonus” per chi paga con carte e bancomat nei settori più a rischio evasione. Da abbinare al meccanismo del cashback mensile su tutti i pagamenti tracciabili e da dare tutto in una volta, magari a inizio anno (tanto che già sarebbe stato ribattezzato ‘bonus della Befana‘).