Partite Iva: il bonus sale da 600 a 800 euro ma con tetto al reddito
L’esercito delle partite Iva e liberi professionisti figura sicuramente tra le categorie più provate dall’emergenza Coronavirus. Ed è anche per loro che in queste ore Governo e opposizione si stanno ancora confrontando. Si pensa a una proroga del bonus da 600 euro e a un amento dell’importo. Secondo fonti del Tesoro, infatti, l’indennità aumenterà da 600 a 800 euro, ma non tutti ne beneficeranno. La platea dei percettori verrà ristretta per una questione di coperture.
Al momento non si hanno informazioni ancora dettagliate ma potrebbero essere rivisti i requisiti di accesso rispetto a quelli definiti dal decreto Cura Italia. Le finanze dello Stato sono molto provate e, per rendere questa operazione possibile, sarà quindi necessario ridurre la platea degli aventi diritto. C’è la conferma del bonus autonomi per i mesi di maggio e giugno ma prende sempre più corpo l’ipotesi di escludere dal bacino degli aventi diritto gli iscritti all’Inps che hanno dichiarato redditi superiori a 35mila euro nel 2018. Nel frattempo sui conti correnti dei beneficiari sono atterrati in queste ore 3,1 milioni di bonifici da 600 euro.
Bonus 600 euro: a chi spettava
Dunque, per fare chiarezza, precedentemente il bonus da 600 euro spettava alle seguenti categorie di professionisti:
- Liberi professionisti con partita IVA attiva alla data del 23/02/2020 e titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa iscritti in via esclusiva alla gestione separata INPS (articolo 27 DL 18/2020)
- Lavoratori autonomi iscritti alla Gestione speciale dell’AGO articolo 28 DL 18/2020);
- Lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che abbiano cessato il rapporto di lavoro involontariamente nel periodo compreso tra il 1^ gennaio 2019 e il 17 marzo 2020. Purché non titolari di redditi da lavoro dipendente alla data del 17/03/2020 (articolo 29 DL 18/2020);
- Lavoratori agricoli operai a tempo determinato che abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo nell’anno 2019 (articolo 30 DL 18/2020);
- Lavoratori dello spettacolo iscritti al Fondo pensioni dei lavoratori dello spettacolo con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo, cui deriva un reddito non superiore a 50.000 euro purché non titolari di reddito da lavoro dipendente alla data del 17/03/2020(articolo 38 DL 18/2020).
Bonus 800 euro: chi potrà richiederlo
Ora a chi sarà riconosciuto il nuovo bonus da 800 euro? Chi verrà escluso? Una questione che non solo accresce il dibattito tra opposizione e maggioranza, ma sembra stia creando spaccature all’interno della maggioranza stessa. Se da un lato il Partito democratico spinge per introdurre nuovi paletti, dall’altro i pentastellati frenano: escludere dal bonus i redditi superiori a 35mila euro appare al momento l’operazione più quotata. Perde invece quota l’ipotesi di lasciare fuori i richiedenti con redditi al di sotto dei 35mila euro che non possono dimostrare un calo del proprio fatturato del 33 per cento nel periodo di emergenza, proprio perché una decisione simile rischia di avere ricadute pesanti a livello politico.
Bonus 800 euro: come richiederlo e quando arriva
Nulla è stato chiarito in merito alle modalità di accesso al bonus. Non sappiamo pertanto ancora se i contribuenti saranno tenuti a presentare una nuova richiesta all’Inps o se sarà l’Istituto stesso a procedere sulla base dei dati già posseduti. Probabilmente nei prossimi giorni, o comunque entro la fine del mese, sarà il Governo a fornire ulteriori chiarimenti al riguardo. L’Inps sta erogando proprio in questi giorni il bonus 600 euro. Dopo i problemi iniziali, l’istituto di previdenza nazionale ha provveduto tra il 15 aprile e il 17 all’accredito del bonus per i lavoratori autonomi che ne hanno fatto richiesta. Il decreto di aprile è ancora in fase di studio del governo e non è stato ancora adottato quindi le date in cui potrebbe arrivare non si conoscono.
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