Bollo auto pagamento | Mancato pagamento | Condono | Pace fiscale
Bollo auto pagamento | Una sentenza della Corte di Cassazione potrebbe rappresentare una vera e propria “rivoluzione” per gli automobilisti. Sarà infatti possibile vedersi condonato dall’Agenzia delle Entrate il mancato pagamento del bollo auto: anche questa tassa, al cui versamento sono obbligati tutti gli automobilisti e i motociclisti, rientra infatti nella pace fiscale.
Nello specifico – e come chiarito dal portale Biancolavoro – a venir stralciata è la cartella esattoriale che viene emessa nel caso in cui non si abbia provveduto a pagare l’imposta. Ammesse però nello “stralcio”, come chiarito dalla sentenza numero 11410 della Cassazione, quelle cartelle con un valore inferiore i 1.000 euro annui.
La sentenza, emessa il 30 aprile 2019, ha quindi stabilito la decadenza di tutte quelle richieste di pagamento – e dei contenziosi – per intervenuta normativa sulla rottamazione delle cartelle esattoriali. Una sanatoria, questa, che rappresenta un’ottima opportunità per chi, volendo o no, è in “lite” con il fisco per motivi riguardanti, appunto, il bollo auto; e la cui validità esiste sia nei confronti di chi ha in corso un contenzioso con l’Agenzia delle Entrate, sia per chi ha fatto partire un ricorso.
Bollo auto pagamento | Come funziona?
Cogliamo l’occasione per ricordare che sono obbligati al pagamento annuale del bollo auto tutti i possessori di un’automobile o di una moto indipendentemente dal fatto che utilizzino o meno il mezzo di trasporto.
Il bollo auto ha un importo preciso che dipende dalla Regione di residenza del contribuente e dall’impatto, a livello di inquinamento, del mezzo sull’ambiente.
Ma cosa succedeva prima della possibilità di condono con la pace fiscale in caso di mancato pagamento del bollo auto? Questo andava in prescrizione dopo un periodo di 3 anni, ma tale prescrizione veniva interrotta nel caso di arrivo dell’avviso di accertamento con l’invito a saldare il dovuto entro 60 giorni.
Questa imposta non sarebbe dovuta rientrare tra quelle per cui è prevista la pace fiscale – cioè quel provvedimento che permette di regolarizzare la propria posizione con il fisco dilazionando i pagamenti senza pagare interessi e sanzioni – ma la sentenza della Cassazione, a questo punto, aggiunge anche una nuova possibilità.
La Corte, comunque, ha precisato che l’annullamento viene effettuato alla data del 31 dicembre 2018 al fine di consentire il regolare svolgimento dei necessari adempimenti tecnici e contabili.
Pace fiscale 2019, c’è la proroga: fino al 31 luglio 2019 ok a rottamazione ter, saldo e stralcio
Leggi l'articolo originale su TPI.it