Black Friday, proteste dei lavoratori Amazon nel mondo: sciopero anche in Italia
Black Friday di protesta per i lavoratori di Amazon, che hanno annunciato mobilitazioni e scioperi in 30 paesi diversi. La campagna globale, che ha preso il nome di “Make Amazon Pay”, “Amazon deve pagare”, è guidata dal sindacato Uni Global Union, che ha organizzato un presidio internazionale nei pressi del magazzino a Coventry, in Inghilterra. Scioperi anche in Germania, dove il sindacato tedesco Verdi ha annunciato proteste presso i centri logistici di Coblenza, Lipsia, Rheinberg, Dortmund e Bad Hersfeld. In Francia sono stati presi di mira anche gli armadietti in cui viene consegnata la merce: gli attivisti di Attac hanno organizzato una protesta per bloccare gli addetti alle consegne e i clienti che intendono aprirli.
Per quanto riguarda l’Italia, Cgil-Uil hanno indetto uno sciopero all’hub di Castel San Giovanni, nel piacentino, a cui si è unito anche il sindacato dei lavoratori di servizi e merci Ugl. “L’adesione è molto alta”, ha dichiarato la Filcams Cgil. Secondo i dati forniti dai sindacati Cgil, Cisl e Uil la partecipazione è stata del 60 percento tra i dipendenti a tempo indeterminato e del 50 percento tra i lavoratori interinali. Amazon ha riferito che “l’86% dei dipendenti del sito di Castel San Giovanni si è recato al lavoro come ogni giorno e non abbiamo registrato alcun impatto sulle nostre attività”.
All’origine della protesta c’è un incremento di retribuzione giudicato “inaccettabile” a fronte dei risultati record di Amazon, l’assenza di forme di welfare e il mancato aumento dell’importo del buono pasto, la mancanza di attenzione alle problematiche di salute e sicurezza e il continuo ricorso a contestazioni disciplinari per futili motivi.
“Questa giornata di azione cresce ogni anno perché il movimento per rendere Amazon responsabile continua a diventare sempre più grande e più forte. I lavoratori sanno che non importa in quale paese ti trovi o quale sia il tuo titolo professionale, siamo tutti uniti nella lotta”, ha dichiarato il segretario generale di Uni Global Union, Christy Hoffman.
“La mobilitazione dei lavoratori Amazon a Castel San Giovanni è un segnale importante, quasi simbolico, per tutto il mondo del lavoro”, hanno detto Filcams, Fisascat e Uiltucs. “È un messaggio chiaro rivolto a chi, pur ottenendo tanto dai lavoratori, non intende ridistribuire risorse a loro e alla comunità in cui vivono, in misura equa”.