Banca Popolare di Bari commissariata, il governo litiga sul salvataggio
Scatta la rete di salvataggio per la Banca Popolare di Bari ed è subito caos nella maggioranza. Il Consiglio dei ministri riunito d’urgenza nella notte del 13 dicembre ha discusso l’intervento per sostenere l’istituto pugliese in crisi: in bilico 3.300 dipendenti, 70 mila soci.
Banca Popolare di Bari: il commissariamento
In pratica si va verso una sorta di “nazionalizzazione” parziale con l’intervento della banca pubblica Mediocredito Centrale (Mcc) e del Fondo Interbancario di tutela dei depositi (Fitd).
Il governo dovrebbe versare 250 milioni in Mcc, che a sua volta li userà per l’aumento da 800 milioni-1 miliardo della PopBari, nel frattempo commissariata ieri sera dalla Banca d’Italia. Una specie di schema-Carige, che proprio ieri ha chiuso l’aumento di capitale.
L’accelerazione era nell’aria, nonostante appena nel pomeriggio il premier Giuseppe Conte avesse rassicurato: “Al momento non c’è nessuna necessità di intervenire con nessuna banca, il sistema è in buona salute”.
Ieri sera il consiglio dei ministri, cominciato alle 21, non ha emanato un decreto-legge, come era circolato inizialmente. C’è stata un’informativa del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, sul commissariamento.
Il Cdm “ha espresso la determinazione ad assumere tutte le iniziative necessarie a garantire la piena tutela degli interessi dei risparmiatori e a rafforzare il sistema creditizio a beneficio del sistema produttivo del Sud, in maniera pienamente compatibile con le azioni di responsabilità volte ad accertare le ragioni che hanno condotto al commissariamento”.
Banca Popolare di Bari: i renziani attaccano
Sull’intervento del governo è però scontro politico: Italia Viva ha disertato il cdm e Luigi Marattin, numero due di Matteo Renzi (che da premier aveva varato l’intervento sulle quattro banche) ha criticato “metodo e merito” della mossa del governo: “M5s ipocriti”, ha attaccato Italia Viva, nonostante che giovedì ci sia stato un vertice di maggioranza sul tema, presenti tutti gli esponenti dei partiti, Marattin compreso, che avrebbero condiviso l’intervento.
“Aiuteremo i risparmi, non le banche”, ha messo le mani avanti Luigi Di Maio. “Dal tutto bene al fallimento”, hanno attaccato Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti: “Farsa a mercati aperti, Conte si dimetta”.
Banca Popolare di Bari: cosa succede
A Bari c’è ora un nuovo vertice al posto del board guidato finora da Vincenzo De Bustis: “Amministrazione straordinaria in ragione delle perdite patrimoniali”.
I Commissari sono Enrico Ajello e Antonio Blandini, con Livia Casale, Francesco Fioretto e Andrea Grosso nel comitato di sorveglianza: si occuperanno della “ricapitalizzazione e del rilancio”.
In ogni caso “la banca prosegue regolarmente l’attività – spiega una nota – la clientela può continuare ad operare con la consueta fiducia”.
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