Premiare le personalità eccellenti nel mondo economico-finanziario riconoscendo competenza, integrità e trasparenza: è l’obiettivo del Premio Bancor, istituito nel 2022 dall’Associazione Guido Carli con il patrocinio di Banca Ifis. Un riconoscimento che è stato conferito oggi a Lord Mervyn King, economista, accademico e banchiere britannico, già governatore della Bank of England, nell’evento che si è svolto a Roma, nella storica cornice di Galleria Doria Pamphilj. Alla premiazione sono intervenuti Federico Carli, Presidente dell’Associazione Guido Carli ed Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis, alla presenza del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, e del Presidente Consob, Paolo Savona, che ha pronunciato la motivazione del premio. Nel corso dell’evento, moderato da Lucia Annunziata, Lord Mervyn King ha tenuto una lectio magistralis intitolata “The Great Repricing: Central Banks and the World Economy”.
“L’esempio del civil servant Mervyn King dimostra che non è mai vano il tempo dedicato ad alimentare quella spinta morale, che ci faccia considerare l’impegno di servire il proprio Paese, la propria istituzione, la propria azienda, soprattutto nei confronti delle sfide difficili, come un irrinunciabile dovere – ha commentato Federico Carli, Presidente dell’Associazione Guido Carli –“Il Premio Bancor ci riporta alla mente una celebre frase di Guglielmo Orange: ‘non occorre sperare per intraprendere, non occorre riuscire per perseverare’. Bancor (Guido Carli) intervistato da Bancor (Eugenio Scalfari) concluse la famosa intervista sul capitalismo italiano con queste parole: ‘il mio pessimismo non mi porta a fuggire il mio tempo. Anzi, devo ammettere d’esser lieto che questo sia il mio tempo. In tempi stagnanti mi sarei forse sentito meno angosciato ma più inutile’. Questo insegnamento è vivo ancora oggi, e con il Premio Bancor ci muoviamo lungo questo cammino”.
“Siamo onorati di affiancare l’Associazione Guido Carli in questo importante riconoscimento che celebra i più autorevoli economisti internazionali nel ricordo di Guido Carli, una delle personalità più influenti del panorama finanziario internazionale del Novecento – ha commentato Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis –. “A quasi trent’anni dalla sua scomparsa, la sua figura rappresenta ancora oggi un fulgido esempio per il ruolo che, come banchiere ed accademico, ha avuto nel guidare il Paese attraverso la complessa fase della Ricostruzione. Questo Premio ci ricorda che è sempre possibile affrontare le sfide che il presente ci pone, attraverso una metodologia attenta e precisa, di studio e analisi del presente. Un approccio fondato sull’etica nell’agire e la razionalità del pensiero in grado di indirizzare la nostra posizione nel futuro che desideriamo, sia dal punto di vista economico che dello sviluppo di una solida agenda sociale.”
Il Premio Bancor si ispira – nel nome e nei valori – al termine “Bancor” utilizzato nel 1944 dall’economista John Maynard Keynes, in occasione degli accordi di Bretton Woods, quando i principali Paesi del mondo si preparavano a chiudere la drammatica vicenda della guerra, provando a disegnare un assetto nuovo di relazioni internazionali che evitasse il ripetersi degli orrori che avevano caratterizzato la prima metà degli anni Quaranta del ‘900.Bancor era la soluzione proposta dall’economista: una valuta sovranazionale governata dalla razionalità degli uomini per sottrarre le prospettive di sviluppo dell’intera comunità delle Nazioni all’arbitrio di una sola potenza egemone.
La proposta rimase un’utopia valutaria. Il termine Bancor non venne mai più utilizzato fino al 30 maggio 1971 quando comparve per la prima volta sull’Espresso come firma enigmatica. Uno pseudonimo che, in poco tempo, si trasformò in un successo editoriale. Gli interventi di Bancor furono attesi da economisti, politici e banchieri con crescente interesse, riportati dalla stampa estera, commentati all’università, dibattuti nel corso di alti consessi monetari internazionali e perfino oggetto di interrogazioni parlamentari.
L’articolo d’esordio si intitolava “Tempesta in arrivo”. Oggetto dell’analisi era proprio l’ordine monetario internazionale da cui il misterioso autore aveva tratto ispirazione per nascondere la sua identità. Bancor espresse giudizi, valutazioni e previsioni sulla crisi che stava attraversando il goldex change standard che gli assicurarono una meritata fama: meno di tre mesi dopo, infatti, Nixon dichiarò l’inconvertibilità del dollaro in oro e il sistema sancito 27 anni prima a Bretton Woods si sgretolò.
Parecchi anni dopo l’ultimo intervento di Bancor, si scoprì che gli autori degli articoli erano Guido Carli ed Eugenio Scalfari. Ritrovando negli archivi la raccolta degli articoli di Bancor, nasce da parte di Federico Carli, Presidente dell’Associazione Guido Carli, l’idea di istituire il Premio Bancor, per recuperare lo spirito che sta dietro una parola tanto ricca di suggestioni. Sulla scia segnata da Bancor, l’intento del Premio è quello di dare vita ad una riflessione sui problemi che stiamo attraversando, dalla quale possa ricavarsi una bussola utile per tracciare una rotta che conduca fuori del labirinto: ogni epoca presenta le proprie difficoltà, ma la storia insegna che, confidando nella razionalità e nell’ingegno dell’uomo, è sempre possibile trovare la strada per superare gli ostacoli.
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