In una lettera inviata a governo e sindacati e datata primo dicembre 2023, l’Alitalia annuncia “l’avvio di una procedura che determina, suo malgrado, licenziamenti per riduzione di personale”. Il provvedimento riguarda 2668 dipendenti di Alitalia che erano in cassa integrazione a zero ore e altri 55 dipendenti di Alitalia Cityliner (una compagnia regionale satellite). Gli stessi dipendenti avranno la cig fino al 31 ottobre 2024, così come stabilito da una norma dell’attuale governo.
“Fatta eccezione per le sole necessità operative dell’amministrazione straordinaria connesse al completamento dell’attività liquidatoria (172 persone, ndr) — si legge a un certo punto nella comunicazione — la scrivente è impossibilitata al reimpiego dei lavoratori attualmente sospesi in cassa integrazione”. E “sebbene non siano stati ultimati i processi di ricollocazione e non siano valutabili i loro esiti definitivi, la loro natura volontaria e la mancata produzione, allo stato, di esiti del loro svolgimento (che è comunque ancora in corso) determinano, sempre allo stato, una situazione di eccedenza di personale che, allo stato, coincide con il bacino dei lavoratori sospesi in cigs a zero ore e che è, quindi, quantificabile in 2.668 unità”. Altre 55 persone vengono licenziate dalla divisione CityLiner. Il 7 dicembre, secondo il Corriere della Sera, sindacati e commissari di Alitalia si vedranno, così come previsto per le procedure di licenziamento collettivo.