Si sono riuniti all’aeroporto di Fiumicino – presso il simbolico T5 che durante la pandemia è diventato un simbolo in quanto utilizzato per i voli umanitari e i corridoi sanitari – i principali stakeholders del settore aeroportuale europeo, in occasione del 32° congresso annuale di Aci Europe, in corso di svolgimento a Roma.
A fare gli onori di casa, Marco Troncone (CEO di Aeroporti di Roma), che ha aperto i lavori illustrando le sfide cui il settore è chiamato a fare i conti dopo la crisi più dura che sia mai stata affrontata, a causa del Covid. Il manager ha mostrato ottimismo presentando con entusiasmo e fiducia l’espansione dell’Area di imbarco A al Terminal 1. “Mentre affrontiamo con vitalità questa nuova fase, non dobbiamo dimenticare – ha dichiarato Troncone – come gli ultimi due anni abbiano impattato drammaticamente sul futuro del nostro settore e in una prospettiva più ampia, anche della nostra società, stimolandoci ad accelerare la progettazione di un nuovo modello di aeroporto che dovrebbe dare priorità a sicurezza e qualità, innovazione e digitalizzazione e, soprattutto, sostenibilità”.
I dati sulla connettività aerea globale nella rete aeroportuale europea, contenuti nel rapporto presentato durante il congresso, indicano che siamo ancora al di sotto del 29% rispetto ai livelli pre-Covid.
“La pandemia ha accelerato i cambiamenti nel mercato aeroportuale, dove le pressioni competitive stanno aumentando in modo generalizzato sia da parte delle low cost sia dei brand a basso costo legati ai gruppi di vettori tradizionali, che contrattano intensamente con gli aeroporti – ha sottolineato Olivier Jankovec, direttore generale di ACI Europe -. La connettività aerea dell’Europa è un elemento essenziale della sua competitività economica e della sua coesione sociale. Con le pressioni sociali e normative sull’aviazione, è importante che tutti i nostri partner ne comprendano il valore. Importante quindi garantire che le regole di assegnazione degli slot riflettano le esigenze di connettività delle comunità aeroportuali, assicurando al contempo opportunità di mercato eque e aperte“.
Ha chiuso la mattinata il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Enrico Giovannini, che si è soffermato sul concetto di resilienza trasformativa: “il settore deve prepararsi ad affrontare shock futuri, positivi e negativi, che saranno dovuti da fattori come la tecnologia, la globalizzazione e i cambiamenti di prospettive da parte dei passeggeri. In queste settimane, in cui il settore del trasporto aereo europeo sta affrontando difficoltà – ha proseguito il Ministro – l’Italia è riuscita a imporsi con un modello positivo, avendo fatto ricorso a meccanismi sociali per non licenziare le proprie risorse. Dobbiamo continuare a essere aperti al dialogo e – ha concluso – a sperimentare, affinché il settore del trasporto aereo, centrale per lo sviluppo economico, sociale e ambientale della società, sia pronto ad affrontare il futuro”.
A margine dell’assemblea generale, Marco Troncone, CEO di Aeroporti di Roma, Javier Marín San Andrés, membro del consiglio di amministrazione e Managing Director – Airports di Aena, Yiannis Paraschis, CEO dell’Aeroporto Internazionale di Atene e Franck Goldnadel, CEO di Aéroports de la Côte d’Azurè, hanno siglato un Memorandum of Understanding grazie al quale Aéroports de la Côte d’Azur (ACA) e Athens International Airport (AIA) sono entrati a far parte del network internazionale “Airports for Innovation”, fondato da Aeroporti di Roma e Aena nel 2021, con l’obiettivo di esplorare soluzioni innovative e sostenibili che coprano l’intera esperienza del passeggero nel contesto post-pandemico, ponendo al contempo le basi per un futuro sostenibile.