Trovate mille monete di epoca romana, il Consiglio di Stato dà torto al Ministero: “Metà a chi le ha scoperte”
Un tesoro di mille monete d’oro di epoca romana. A più di cinque anni dal ritrovamento, il Consiglio di stato ha stabilito che i proprietari del terreno hanno diritto alle metà del valore del cosiddetto “il tesoro di Como”.
La scoperta è avvenuta il 5 settembre 2018 nel terreno dell’ex Teatro Cressoni, acquistato due anni prima dalla Officine immobiliari con l’intenzione ristrutturare l’edificio e realizzare un complesso abitativo privato. Durante i lavori è venuta alla luce una brocca del V secolo dopo Cristo, contenente mille monete d’oro in perfette condizioni “degli imperatori Onorio, Valentiniano III, Leone Primo, Artemio e Lidio Severo”.
Secondo la Soprintendenza alla società doveva spettare solo il 9,25 percento, come confermato in primo grado dal Tar della Lombardia. Sulla somma era stata inoltre applicata una ritenuta d’imposta del 25 percento. La società non ha accettato la decisione e si è rivolta al Consiglio di stato che ha ribaltato la sentenza del Tar.
“La sentenza certifica che abbiamo diritto al 25 percento del valore come proprietari dell’area ma che siamo anche scopritori del tesoro e ci spetta il premio del 25 percento per il ritrovamento: è una decisione destinata a fare giurisprudenza”, ha detto al Corriere della Sera Saba Dell’Oca, amministratore unico di Officine Immobiliari.
Il valore delle monete è di almeno 3,9 milioni di euro, ma sulla stima manca ancora un parere definitivo. Secondo l’azienda sarebbe infatti compreso tra 9 e 11 milioni.