Figuraccia per la Tate Modern. Il complesso museale britannico è stato sorpreso a copiare da Wikipedia le biografie degli artisti che ospita. Sembra assurdo, eppure una delle istituzioni culturali più prestigiose al mondo si è trovata costretta a far ricorso all’enciclopedia opensource più famosa di sempre.
A far scoppiare il caso è stato il critico e storico dell’arte Bendor Grosvenor, conduttore di programmi televisivi ed esperto di artisti come Peter Paul Rubens, Claude Lorrain e Brueghel il Giovane. Ma Grosvenor è soprattutto un grande studioso di Antoon van Dyck.
È sul suo account Twitter che lo storico dell’arte sferra il suo attacco al complesso monumentale britannico. Bendor Grosvenor non avrebbe gradito particolarmente un bizzarro particolare a proposito della barba del pittore Antoon van Dyck. Lo studioso ha sottolineato inoltre che in alcune parti il suo nome era stato scritto in modo sbagliato.
Ma il colpo fatale c’è stato quando lo storico dell’arte ha affermato che “la Tate ha rimosso dal suo sito web le biografie di artisti scritte dai curatori e le ha sostituite con testo tagliato e incollato da Wikipedia”.
Tate has removed from its website artist biographies written by curators, and replaced them with text cut & pasted from Wikipedia. The entry on Van Dyck misspells his name, and suggests that a major life achievement was his beard. https://t.co/Ea1kbDZm7m pic.twitter.com/RyA1SBOP73
— Dr Bendor Grosvenor (@arthistorynews) 7 settembre 2018
La Tate risponde
In men che non si dica il polo museale ha risposto alla frecciatina dello studioso del pittore fiammingo e ha ammesso candidamente non ci sono fondi, hanno fatto sapere: “Purtroppo non ci sono risorse per creare o aggiornare ad hoc ogni biografia”, racconta un portavoce della Tate.
“Inoltre la collezione è sempre in crescita e per gli artisti ancora in vita è necessario apportare modifiche continue”, continua la portavoce.
Ma dietro c’è anche una motivazione di “contenuto”: “D’altra parte le pagine di Wikipedia sono costantemente revisionate, quindi di solito sono le più aggiornate. Quello che abbiamo cercato di fare è di sostenere l’arte e gli artisti e di fornire, per quanto ci è possibile, una biografia più attuale possibile sempre tenendo conto delle nostre risorse. Creare una collaborazione con Wikipedia è un piano a lungo termine per dare al nostro al pubblico il sostegno migliore”.