Quanta fuffa e quante reali innovazioni portano le startup a funzionare e a creare economia reale?
Nel libro “Start Down – la crisi dei miti digitali e il risveglio dell’innovazione” i due autori Gabriele Colasanto e da Marco Rossella provano a spiegarlo.
2009-2019: il volume si propone di tracciare un bilancio sul mondo delle startup in Italia a distanza di oltre 10 anni da quando si iniziò ad investire su questi segmenti come volano di crescita e innovazione.
Spesso si parla di startup con un approccio tra il “mitologico” e il trionfalistico, gli autori hanno provato a mettere in discussione alcuni dei miti più diffusi con uno stile tanto ironico, quanto documentato.
L’età dell’oro della Silicon Valley è ancora il modello a cui guardare?Secondo Jack Ma, fondatore di Alibaba, nei prossimi 30 anni il mondo riceverà più sofferenza che felicità da Internet.
Mentre le aziende “Over The Top” continuano ad accumulare ricchezza giocando su opacitàfiscali e creazione di monopoli inattaccabili, in Italia organizziamo convegni e annunciamo provvedimenti miracolosi a favore delle startup, fingendo di disporre di carte economiche e infrastrutturali paragonabili “ai Paesi che in questi anni hanno saputo produrre unicorni”.
Nella realtà, i pochi risultati mappati dagli autori non hanno sin qui soddisfatto le tante ambizioni: servono nuove idee per costruire un modello finalmente originale.”Start Down” mette in discussione i miti del digitale soprattutto perché l’attuale scenario politico ed economico italiano si occupa a intermittenza di queste ambizioni, in un clima di perenne campagna elettorale.
Il libro non è solo una critica, ma anche un invito a riscoprire l’esistenza di basi solide per l’innovazione in Italia, senza dover per forza imitare modelli di oltreoceano, ormai vecchi e essi stessi evoluti verso altre forme.