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Scambi e contatti: la nascita della prima dinastia cinese

Più di 60.000 anni fa, gli antenati dei cinesi stabilirono insediamenti civilizzati in terre primitive e selvagge; la civiltà si è sviluppata grazie a scambi e interazioni. In questo processo, la provincia dello Henan, situata al centro dell'entroterra cinese, fu influenzata dalle culture circostanti e diede vita alla prima dinastia cinese, la dinastia Xia

Di Zhang Shuo
Pubblicato il 23 Gen. 2024 alle 11:31

Osserviamo innanzitutto l’origine dei cinesi da una prospettiva globale e antropologica. Il “Centro di ricerca di antropologia moderna” dell’Università di Fudan ha condotto uno studio di antropologia molecolare, raccogliendo e analizzando i cromosomi Y di oltre 12.000 cinesi provenienti da tutto il paese. La conclusione è stata che i cinesi, come tutti gli altri esseri umani del mondo, sono partiti dall’Africa più di 60.000 anni fa.

Oltre 60.000 anni fa, alcuni “Homo sapiens” che vivevano nell’Africa orientale (intorno all’area dell’attuale Etiopia) iniziarono a migrare verso l’esterno. Alcuni di loro arrivarono circa 30.000 anni fa nel territorio dell’attuale Cina. Gli Homo sapiens entrarono per la prima volta in Cina dallo Yunnan e dalla valle del Fiume delle Perle e migrarono presto verso nord. Dopo l’entrata nel Neolitico, nel territorio cinese emersero numerosi insediamenti civilizzati; famose sono la cultura Hongshan nel nord, la cultura Yangshao nelle pianure centrali, la cultura Longshan a est, la cultura Liangzhu nel sud e la cultura Sanxingdui nel sud-ovest. Questi centri culturali erano lontani l’uno dall’altro come le stelle, in una terra in cui il livello di civiltà era arretrato; per questo motivo il periodo è noto in ambito archeologico come l’era del “cielo stellato”.

Alcuni di questi centri civilizzati si trovavano nella valle del fiume Liaohe, altri nello Shaanxi o nel corso inferiore del fiume Yangtze. A quel tempo, i trasporti non erano confortevoli e questi centri culturali erano isolati l’uno dall’altro; per questo motivo, alcuni studiosi parlano di “uno sviluppo indipendente dall’origine alla prosperità”. Dai manufatti rinvenuti si evince che questi centri avevano una propria spiccata individualità e stili molto diversi tra loro. Ma avevano anche alcuni sorprendenti punti in comune, come l’importanza e il culto della giada. La giada è stata apprezzata e favorita dai cinesi fin da tempi molto antichi, ma è apparsa raramente in altre parti della Terra.

Tra le culture antiche del mondo, i manufatti di giada sono stati ritrovati solo in pochissimi luoghi come la Nuova Zelanda in Oceania e il Messico in America Centrale, ma tutti sono apparsi in un periodo relativamente tardivo e sono durati per un tempo molto breve prima di scomparire. In Cina i manufatti in giada apparvero in molti centri culturali del primo periodo neolitico, come il famoso drago maiale di giada della cultura Hongshan, che ha una storia di circa 7.000-8.000 anni e risale al primo periodo neolitico. Nel Neolitico medio, la giada apparve in quasi tutti i centri culturali della Cina, da sud a nord e da est a ovest; fenomeno questo che non ha eguali in nessun’altra regione della storia umana. Fei Xiaotong, noto sociologo e archeologo cinese, ha affermato che la giada “è unica per la civiltà cinese e inedita per la cultura occidentale”.

Un altro fenomeno sorprendente è che i manufatti di giada del Neolitico medio rinvenuti in diversi luoghi hanno aspetti molto diversi e caratteristiche proprie. Tuttavia, l’aspetto di quelli del periodo successivo, ovvero il tardo Neolitico, divennero sempre più simili, o addirittura uguali. Ad esempio, la giada rinvenuta nelle rovine della cultura Xuejiagang aveva una forma molto caratteristica. Più tardi, gli anelli oblati di giada della cultura Liangzhu nel corso inferiore del fiume Yangtze, videro uno sviluppo affascinante, tanto da diventare un modello esemplare di giada in diversi luoghi. Tutte gli anelli oblati di giada del tardo periodo neolitico che apparvero nel territorio cinese sembravano quasi identiche a quelle della cultura Liangzhu. Questo è sorprendente: sei o settemila anni fa, sebbene sul territorio cinese non ci fossero strade, si praticavano scambi sempre più stretti tra i centri.

Gli oggetti provenienti da un centro potevano spesso raggiungere un altro centro distante migliaia di chilometri in non più di cento anni. Pertanto, a quel tempo, gli stretti collegamenti tra i diversi luoghi erano probabilmente molto più estesi di quanto si possa immaginare oggi. Xu Lianggao, ricercatore presso l’Istituto di Archeologia dell’Accademia Cinese delle Scienze Sociali e direttore dell’Ufficio di Ricerca delle dinastie Xia, Shang, Zhou, ha dichiarato nella sua “Una nuova esplorazione sulle origini della cultura nazionale cinese”: “ A partire dal 4.000 a.C. circa assistiamo all’inizio di un potente processo che sarebbe durato più di mille anni, ovvero la stretta connessione tra culture aventi in condivisione componenti archeologiche comuni che hanno favorito l’inserimento in una grande rete culturale”. Leften Stavros Stavrianos ha sottolineato molte volte nella “Storia Generale del Mondo” che la civiltà nasce da scambi e contatti. La storia dell’umanità dimostra che il progresso di una civiltà dipende spesso dalla possibilità di ottenere stimoli dal mondo esterno. Più opportunità ci sono per gli scambi tra le civiltà, più velocemente progrediscono all’unisono.

Le società che sono state isolate per lungo tempo sono destinate alla stagnazione perché non sono esposte a stimoli e sollecitazioni esterne. Questo è il motivo per cui quasi tutte le civiltà avanzate sono sorte in Eurasia. Ci sono cinque continenti nel mondo, ma le civiltà sviluppate, come quelle mediorientale, greco-romana, indiana e cinese, sono tutte sorte in Eurasia, e quella egizia era immediatamente adiacente al cuore dell’Eurasia. Poiché la geografia dell’Eurasia è interconnessa, le culture sono riuscite a rafforzarsi e ispirarsi a vicenda; a differenza delle Americhe, dell’Africa e dell’Australia che sono relativamente isolate. Perché la prima dinastia della storia cinese, la dinastia Xia, apparve nello Henan? La geografia della Cina è relativamente chiusa, con praterie a nord, il mare a sud-est e altopiani a ovest. Tra questi territori c’è l’entroterra cinese, dove le diverse culture possono comunicare tra loro. E lo Henan è al centro di questo entroterra. Perché il Medio Oriente fu il primo centro di civiltà della storia umana? Essendo il Medio Oriente situato al crocevia tra i tre continenti Europa, Asia e Africa e al centro degli scambi tra le varie culture neolitiche del mondo, ha potuto ricevere il maggior numero di informazioni e stimoli dall’ambiente circostante.

Le tre principali religioni, il cristianesimo, l’ebraismo e l’islam, hanno tutte avuto origine in Medio Oriente, così come le prime civiltà dell’umanità, le prime città e la prima forma di scrittura. Tra i centri culturali della Cina, lo Henan occupa una posizione centrale. A giudicare dai reperti rinvenuti, nella fase iniziale della civiltà, la cultura neolitica nel corso medio del Fiume Giallo non era più avanzata di altre culture come quella Hongshan, ma la sua posizione geografica era eccezionalmente superiore e gli scambi tra diverse culture dovevano passare attraverso di essa; poteva quindi continuare a imparare ed entrare costantemente in contatto con culture straniere. Lo Henan non era circondato da barriere naturali ed era minacciato da ogni lato: inoltre, per sopravvivere, le tribù civilizzate dovevano rafforzare le proprie capacità di organizzarsi; tutti questi fattori stimolarono la nascita della prima dinastia cinese.

Lo studioso Xu Lianggao ha dichiarato: “La ragione dell’ascesa della dinastia Xia nel corso medio del Fiume Giallo è che, da un lato, aveva contatti vantaggiosi con le culture vicine, il che consentiva di assimilare i progressi e i punti di forza di ciascuna cultura; dall’altro, era soggetta agli impatti, alle pressioni e alle sfide più rigorose delle culture circostanti; pertanto, le sue risposte furono più attive e lo sviluppo più rapido, finendo così per assumere il ruolo di guida nell’affermare la propria posizione dominante e nel creare forti organizzazioni sociali che hanno portato alla creazione del paese”. Per quanto riguarda la nascita della dinastia Xia, ci sono ancora controversie nei circoli accademici mondiali.

La comunità accademica mondiale identifica generalmente l’inizio della cultura cinese con la dinastia Shang, della quale esistono chiari ritrovamenti culturali e scritti. Tuttavia, la corrente principale tra gli studiosi cinesi ritiene generalmente che l’esistenza della dinastia Xia sia certa, perché scavi archeologici hanno confermato che questa dinastia aveva un’entità culturale specifica, risalente al periodo tra il XXI secolo a.C. e il XVI secolo a.C. La maggior parte dei territori della dinastia Xia si trovava nella provincia dello Henan, ma sfortunatamente la capitale della dinastia Xia non è mai stata ancora scoperta, mentre è stata trovata solo una presunta capitale, Erlitou, nel periodo medio e tardo della dinastia. I cinesi Han erano conosciuti in passato come Huaxia, e quest’ultimo termine è anche uno dei sinonimi della Cina; tutto ciò quindi a seguito dell’esistenza della dinastia Xia.

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