Nei circa cinquecento anni che ci separano dalla morte di Leonardo Da Vinci, avvenuta nel 1519, il pittore e scienziato italiano è unanimemente diventato uno tra gli uomini d’arte più noti e ammirati della storia.
Ancora oggi, ogni giorno migliaia di turisti affollano le sale del Louvre per ammirare la Gioconda, ed è stato annunciato pochi giorni fa che per il prossimo anno è previsto un film in cui un altro Leonardo, Di Caprio, interpreterà l’artista rinascimentale.
Oltre alle opere esposte nei musei, però, il fascino del genio di Leonardo è anche nei suoi studi, minuziosamente appuntati su pagine e pagine di quaderni che rappresentano una straordinaria maniera di esplorare i ragionamenti di una delle menti più geniali di sempre.
Se avete sempre avuto la curiosità di leggere cosa scrivesse Da Vinci nei suoi taccuini, ma avete sempre pensato che fossero gelosamente custoditi in qualche archivio polveroso, c’è una buona notizia: è possibile infatti consultarli comodamente dal proprio computer grazie all’opera della British Library.
Sul sito dell’istituzione britannica è infatti presente una pagina dedicata alla scansione digitale del Codex Arundel, 570 pagine manoscritte (con la caratteristica scrittura da destra a sinistra) in cui per anni il genio toscano lavorò su moltissime delle sue invenzioni e dei suoi progetti futuristici.
Nel codice è possibile trovare diagrammi, disegni e testi che coprono un’ampia gamma di argomenti, dalla scienza all’arte, ma anche appunti personali.
Questo il link al quale è possibile consultare digitalmente l’opera, e qui sotto alcuni esempi delle sue pagine: