Libro Salvini prima pagina – “Il suo cognome è il più cliccato su Google in Italia: è l’uomo più desiderato dalle donne dello Stivale, anche, di nascosto, da quelle di sinistra, malgrado non abbia propriamente la faccia del latin lover”.
Inizia così, con una sviolinata che di oggettivo non ha nulla, il libro-intervista più chiacchierato del momento, quello scritto dalla giornalista Chiara Giannini “Io sono Matteo Salvini. Intervista allo specchio”. La prima pagina del testo lascia trasparire perfettamente quello che aspetterà il lettore nelle pagine successive: una conversazione forzatamente intima che ritrae il leader della Lega nella vita privata.
“C’è chi pagherebbe oro per vederlo nella quotidianità della vita privata o solo per prenderci un caffè”, scrive la Giannini, forse all’oscuro dell’intensa attività social del vicepremier leghista, che tempesta i suoi follower con messaggi e foto che lo ritraggono lontano dal Viminale, intento a mangiare piatti tipici locali e a giocare con i figli (quando non sale su un palco per un comizio).
La giornalista continua la sua prima pagina di “Io sono Matteo Salvini” procedendo all’agiografia del ministro dell’Interno: “Non è riuscito solo a portare il suo partito dalle misere percentuali di un tempo a quelle di una forza di Governo stabilizzata e solida, ma ha toccato il cuore della gente, con quella naturalezza che solo chi parla senza aver paura di niente può avere”.
I suoi alleati maggiori in questa impresa? Non c’è spazio per il Movimento 5 Stelle del collega Luigi Di Maio. No, per Chiara Giannini “i suoi alleati maggiori, spesso e volentieri, sono stati proprio i suoi difetti: quel non aver peli sulla lingua che non sempre paga, ma che avvicina alle persone; quel suo prevaricare, a volte, il pensiero altrui pur di far emergere la giustizia”.
“Perché d’ingiustizie, nella vita, ne ha subite anche lui, sin da piccolo”, spiega ancora l’autrice del libro-intervista. E sì, quando Matteo Salvini stesso racconta che “all’asilo gli rubarono il suo pupazzetto di Zorro”. La vita è ingiusta, anche con i più giusti.
Il libro-intervista di Chiara Giannini è stato al centro delle polemiche negli ultimi giorni per la casa editrice che l’ha pubblicato. Altaforte Edizioni, infatti, è vicina agli ambienti del movimento di estrema destra CasaPound. La casa editrice fondata da Francesco Polacchi – indagato per apologia di fascismo – è stata protagonista di una accesa discussione nei giorni del Salone del Libro di Torino. [Qui l’articolo sulle polemiche al Salone]
Altaforte, prima ammessa alla 32esima manifestazione torinese, è stata poi esclusa dal Lingotto in seguito al boicottaggio di diversi autori che hanno assunto una posizione politica contro la presenza di uno stand vicino a CasaPound. Chiara Giannini si è vista costretta a presentare il libro in un hotel fuori dal Lingotto, ma non ha rinunciato a una passerella al Salone, stringendo tra le braccia il suo “Io sono Matteo Salvini” e lasciandosi andare a esternazioni che proprio non sono piaciute a molti.
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