Le piazze delle città italiane rappresentano meglio di qualunque altra cosa lo sviluppo urbano di un determinato centro, non solo dal punto di vista urbanistico ma anche da quello economico, sociale, funzionale e rituale.
Storicamente, infatti, la piazza è definibile come uno spazio di uso pubblico, centro di convergenza di un determinato territorio urbano.
La piazza è luogo di riunioni, di spettacoli, di prediche, di cerimonie, di processioni, il luogo privilegiato dello scambio e dell’attività commerciale e del contatto della comunità con il mondo esterno.
Il sito PaesiOnlinene ha selezionate 10, tra quelle più famose e altre meno note e più nascoste, che hanno in comune un elemento: la bellezza.
Ecco le 10 piazze più belle d’Italia:
Piazza IV Novembre – Perugia
Ampia e animata, costituisce il centro civile e religioso della città.
Si apre sul Foro romano e fin dalle origini ha rappresentato il perno dell’organizzazione viaria urbana, tanto da divenire in età medievale il punto di partenza delle cinque vie regali che davano accesso alle maggiori direttrici territoriali.
Il fascino della piazza deriva dal rapporto tra i monumenti che vi affacciano: Cattedrale, Fontana Maggiore e palazzo dei Priori si bilanciano in un gioco di asimmetrie e di alternanze dei volumi.
La piazza comincia a modellarsi nel corso dell’alto medioevo, dopo essere stata cittadella fortificata del vescovo, ma deve ben presto adeguarsi all’espansione comunale che detta il suo allargamento per giungere all’attuale sistemazione con l’ampia strada d’accesso che ne ha modificato l’originario equilibrio.
Piazza Unità d’Italia – Trieste
Piazza Unità d’Italia, oltre ad essere la piazza principale di Trieste, è anche la piazza più grande d’Europa aperta sul mare.
Situata ai piedi del colle di San Giusto, tra il Borgo Teresiano e Borgo Giuseppino, questa piazza simboleggia l’ultima ostentazione di potere di un grande impero quasi al termine del suo dominio ma che ha contribuito a rendere la città solida e forte.
Realizzata con pianta rettangolare, da un lato la piazza si apre sul Golfo di Trieste ed è circondata da numerosi palazzi ed edifici pubblici, quasi come se fossero posti su un palcoscenico in cui ruotano il palazzo del Governo, il palazzo delle Generali, il palazzo del Lloyd triestino, il Caffè degli Specchi.
Definita anche il salotto della città, Piazza Unità d’Italia diventa particolarmente suggestiva la sera, quando i palazzi illuminati e i fari blu sul pavimento le danno un’atmosfera quasi magica.
Piazza Trento e Trieste – Ferrara
Cuore pulsante della città, la piazza risale al Medioevo quando venne costruita la nuova cattedrale dedicata a San Giorgio e attorno si concentrarono le sedi del potere religioso, civile e poi della famiglia che deteneva di fatto la signoria di Ferrara, gli Este.
Sulla piazza confluirono infatti tutti i centri di potere: oltre alla cattedrale, anche le case del Vescovo, al posto dell’attuale Palazzo Arcivescovile, il Palazzo della Ragione, rifatto negli anni Cinquanta dopo un incendio, la loggia dei Notai, che sorgeva grosso modo dove si erge l’attuale torre dell’orologio, il primo nucleo del Palazzo Ducale, attuale Palazzo Municipale.
Sul lato meridionale della Cattedrale corre la Loggia dei Merciai, in fondo alla quale si erge il campanile dalle linee classiche, incompiuto, attribuito a Leon Battista Alberti.
Sulla piazza si affaccia inoltre la ex chiesa di San Romano, attuale sede del Museo della Cattedrale.
Piazza del Campo – Siena
Piazza del Campo a Siena è fra gli esempi di architettura civile più suggestivi al mondo e rappresenta idealmente il punto di incontro dei tre colli su cui sorge la città di toscana, che in origine era un grande prato, da cui il nome “campo”.
La Piazza, di forma semicircolare simile alla valva di una conchiglia, occupa uno spazio complesso, capace di trasformare la naturale irregolarità del terreno in un capolavoro di armonia ed eleganza.
La pavimentazione del Campo iniziata nel 1327 fu terminata nel 1349, con i particolari mattoni a “coltello”.
Sulla piazza si affacciano la Fonte Gaia e numerosi palazzi nobiliari.
La suddivisione della conchiglia risale al primo Trecento, quando Siena viveva sotto il Governo dei Nove, e nove infatti sono i settori divisi da strisce di pietra bianca, che accompagnano lo sguardo al Palazzo Pubblico detto anche Palazzo Comunale, sovrastato dalla Torre del Mangia.
La piazza, oggi come nel medioevo, è il centro della città e in essa confluiscono le sue principali vie.
Piazza Santi Apostoli – Roma
La piazza romana, situata a poca distanza da piazza Venezia, proprio sotto al Quirinale, prende il nome dalla omonima chiesa dei Ss. Apostoli che sorge in questo luogo, affiancata dal palazzo Della Rovere, conosciuto anche come palazzo dei Ss.Apostoli.
La base dell’edificio era il palazzetto cardinalizio costruito nel 1471 dal cardinale Pietro Riario.
Nel 1478, il cardinale Della Rovere incaricò Giuliano da Sangallo di costruire un più ampio complesso edilizio, con una bella torre angolare e finestre marmoree.
In seguito fece edificare un altro palazzo alla sinistra della chiesa, collegato al primo attraverso un porticato, cosicché i due palazzi fiancheggiavano la basilica, inquadrandone la facciata.
Qualche anno dopo però il palazzetto di destra scomparve, inglobato nel palazzo Colonna.
Piazza De Ferrari – Genova
Principale piazza di Genova e luogo di ritrovo e di raduno per le importanti manifestazioni cittadine, è dedicata a Raffaele De Ferrari, duca di Galliera, generoso benefattore che nel 1875 donò una notevole somma di denaro per l’ampliamento del porto del capoluogo ligure.
Al centro la monumentale fontana di bronzo, opera dell’architetto Cesare Crosa di Vergagni, del 1936.
Il Teatro Carlo Felice e palazzo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, unitamente progettati da Carlo Barbino, si affacciano sulla piazza.
Piazza De Ferrari è delimitata anche dalla facciata laterale di Palazzo Ducale, dal Palazzo della Regione Liguria e dal Palazzo della Nuova Borsa, uno dei massimi esempi di stile Liberty genovese.
Prato della Valle – Padova
Prato della Valle, uno dei simboli di Padova, è una grande piazza ellittica che, oltre ad essere la maggiore piazza padovana, è una delle più grandi d’Europa, seconda solo alla piazza Rossa di Mosca.
La piazza è in realtà un grande spazio monumentale caratterizzato da un’isola verde centrale, chiamata Isola Memmia, in onore del podestà che commissionò i lavori, circondata da un canale ornato da un doppio basamento di statue numerate di celebri personaggi del passato che secondo il progetto originario dovevano essere 88.
Oggi si possono osservare, invece, solo 78 statue con 8 piedistalli sormontati da obelischi e 2 vuoti.
Quattro viali attraversano il Prato su piccoli ponti, per poi incontrarsi al centro dell’isolotto.
La sistemazione trae ispirazione dalla grande tradizione veneta del giardino patrizio.
Qui per la prima volta questo venne distolto dall’uso privato e proposto, secondo i concetti neoclassici, come soluzione urbanistica e qualificazione ambientale.
Piazza IX Aprile – Taormina
Piazza IX aprile è il “salotto” più elegante di Taormina, con i suoi caratteristici bar all’aperto e gli artisti che dipingono ritratti e paesaggi.
Dalla balconata si ammira un magnifico panorama che abbraccia l’Etna, la baia di Naxos e i ruderi del teatro antico di Taormina.
La piazza si chiama così perché il 9 aprile del 1860, durante una messa nella cattedrale taorminese, si sparse la voce che Garibaldi era sbarcato a Marsala per cominciare dalla Sicilia la liberazione dai Borboni.
La notizia si rivelò falsa, in quanto Garibaldi sarebbe sbarcato a Marsala solo un mese dopo, cioè il 9 maggio, ma gli abitanti vollero ugualmente ricordare quella data, dedicandole la piazza più bella della città.
Prima di allora, la piazza si chiamava Piazza Sant’Agostino, dal nome della chiesa edificata nel 1448 e che occupa un lato della piazza, sede oggi della Biblioteca Comunale.
Su piazza IX aprile si trova anche la chiesa di San Giuseppe, edificata nel XVII secolo, che rappresenta un bell’esempio di barocco siciliano.
Ma l’edificio più importante della piazza è certamente la torre dell’Orologio, costruita nel XII secolo, più volte distrutta nel corso del tempo, ma sempre ricostruita.
Piazza Chanoux – Aosta
È la piazza principale di Aosta, posta proprio al centro della città e dedicata al martire della Resistenza valdostana Émile Chanoux, trucidato dai nazifascisti nel 1944.
La piazza è il cuore del centro cittadino, in quanto è sede di tutte le manifestazioni principali e ospita alcune delle costruzioni più significative di Aosta, tra cui il palazzo del Municipio e l’Hôtel des États, edificio che ospitò l’assemblea degli Stati Generali e che attualmente è sede di una serie di mostre temporanee.
Sotto i portici si trova invece il Caffè Nazionale, storico locale risalente alla metà dell’Ottocento, che sorse sui resti del Convento di san Francesco di cui si conserva la sala circolare in stile gotico.
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