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L’arte è di tutti: viaggio nel Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis

A Mestre nel mega-giardino di Villa Fürstenberg è stato appena inaugurato il Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis. Un museo a cielo aperto dove opere di fama internazionale sono immerse nella natura. L’obiettivo è “democratizzare” la cultura

Di Redazione TPI
Pubblicato il 24 Mag. 2024 alle 08:01

A Mestre c’è un nuovo parco culturale che punta a “democratizzare” l’arte portando la scultura contemporanea in mezzo al verde. È il Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis, all’interno dei 22 ettari della cinquecentesca Villa Fürstenberg, sede principale dell’istituto. L’esposizione permanente – realizzata per volontà del presidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio – è stata inaugurata lo scorso 28 aprile ed è visitabile gratuitamente ogni domenica (escluse le festività) previa prenotazione tramite la app dedicata Ifis art.

L’obiettivo è portare la scultura contemporanea fuori dai tradizionali contenitori dell’arte e inserirla in un contesto naturale, rendendola più accessibile e inclusiva, offrendo la possibilità per chi visita il Parco di “perdersi” tra le opere d’arte e vivere una esperienza armoniosa con l’ambiente circostante. In questo modo l’arte diventa accessibile e fruibile anche a un pubblico meno avvezzo alla materia.

Cosa vedere
Ad oggi il Parco ospita le creazioni di 13 maestri di fama internazionale: Fernando Botero, Annie Morris, Park Eun Sun, Igor Mitoraj, Manolo Valdés, Pablo Atchugarry, Pietro Consagra, Roberto Barni, Julio Larraz, Philip Colbert, Giuseppe Penone, Jaume Plensa e Nico Vascellari. 14 opere plastiche a cui si aggiungono altre 9 opere della permanente “Horse Power”.

Accanto a queste opera si sviluppa un ricco programma di iniziative. Lo scorso 12 maggio, ad esempio, il complesso ha ospitato “Ballad for ten trees”, la nuova performance sonora di Massimo Bartolini, che rientra nel progetto espositivo “Due qui / To Hear”, protagonista del Padiglione Italia alla Biennale Arte 2024 di Venezia. Oltre cento visitatori hanno assistito alle performance di dieci sassofonisti – Edoardo Marraffa, Laura Agnusdei, Giulia Barba, Piero Bittolo Bon, Tobia Bondesan, Clarissa Durizzotto, Federico Eterno, Filippo Orefice, Guglielmo Pagnozzi e Ivan Pilati – che si sono esibiti in altrettanti assoli dedicati a dieci diversi alberi del giardino di Villa Fürstenberg.

Domenica 26 maggio, dalle 11 alle 15.30, si terrà invece la “Caccia al tesoro di Colbert”, una caccia al tesoro in cui bambini dai 7 ai 10 anni dovranno scovare all’interno del parco le famose aragoste-pop dell’artista Philip Colbert.

Nelle prossime settimane, poi, sono previste una giornata di studio dedicata al Made in Italy, partendo dal dialogo tra il “saper fare” dei Maestri d’Arte e la manifattura, e un workshop dal titolo “Biodiversità e inclusione, la bellezza dal micro al macro”, con esperti di botanica che approfondiranno la biodiversità del Parco in una narrazione che toccherà temi come sostenibilità, diversità, unicità, varietà, libertà, integrazione e armonia, ma anche inclusione, collaborazione e sacralità.

Banksy e gli altri
Il Parco Internazionale di Scultura rientra nell’ambito del più ampio progetto Ifis art, con cui la banca si propone di valorizzare l’arte, la cultura e la creatività contemporanea.

Tra le altre iniziative più significative spicca l’operazione di recupero e restauro dell’opera di Banksy “The Migrant Child”, una delle sole due opere dello street artist britannico riconosciute in Italia. L’istituto ha acquistato Palazzo San Pantalon, a Venezia, dove l’opera è apparsa nel 2019: Ifis restaurerà l’intero immobile e lo trasformerà in uno spazio espositivo dedicato soprattutto agli artisti più giovani, italiani e internazionali, e aperto alla comunità veneziana. In occasione della Biennale Arte 2024, inoltre, l’opera di Banksy è stata resa interattiva con l’installazione digitale “Light over Banksy – Human Rights First”, realizzata sulla facciata di Palazzo San Pantalon da Anderson Tegon e dal team creativo di Pepper’s Ghost.

Banca Ifis ha poi partecipato attivamente all’allestimento della mostra “Antonio Canova e il neoclassicismo a Lucca”, in corso nella città toscana, esponendo dodici busti del Canova che risultavano dispersi e che l’istituto ha recuperato e restaurato.

Da segnalare infine, sempre nell’ambito del progetto Ifis art, il percorso didattico “Your Future You” realizzato da 21 Gallery (Treviso) e rivolto agli studenti liceali per far acquisire loro consapevolezza delle proprie potenzialità preponderanti a partire dalla potenzialità comune a tutti, la creatività.

Vantaggi economici
La banca ha deciso di dedicare l’edizione autunnale 2024 del proprio osservatorio “Economia della Bellezza” al valore delle corporate collection e ai benefici sociali e produttivi generati da ambienti di lavoro in cui è presente l’arte. Fin dalla sua nascita, avvenuta nel 2021,“Economia della Bellezza” racconta come questo particolare settore rappresenti peculiarità uniche nel generare ricchezza sfruttando un particolare connubio tra saper fare, tradizione e Made in Italy. L’edizione di aprile 2024 dell’osservatorio ha evidenziato come ci sia sempre più bellezza in Italia e come questa contribuisca alla creazione del 29,2% dell’intero Pil nazionale.

Ifis ha sviluppato in collaborazione con il Politecnico di Milano un proprio modello di misurazione per quantificare in termini monetari il valore generato dalle iniziative dell’istituto sulla comunità: finora è emerso che ogni euro investito in progetti sociali genera mediamente 3,9 euro di valore per le comunità e i territori.

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