Ninni Bruschetta ricorda Franco Battiato: “Aveva la magia dentro e mi chiamava ‘amico mio'” | VIDEO
Nell’intervista condotta a margine delle prove dello spettacolo teatrale “Pandemia”, in scena al Ridotto del Teatro Comunale de L’Aquila giovedì 20 e mercoledì 21 maggio, Ninni Bruschetta condivide con TPI il suo ricordo di Franco Battiato, scomparso lo scorso 18 maggio nella sua villa di Milo, in Sicilia. Il cantautore, suo conterraneo, aveva curato la prefazione del primo libro di Bruschetta, Il mestiere dell’attore, pubblicato nel 2010 da Bompiani, e lo aveva diretto nel suo primo film da regista, Perdutoamor, del 2013. Proprio a quella pellicola è legato uno dei ricordi più belli che l’attore conserva di Battiato. “Ho incontrato la semplicità di un uomo purissimo. Mi chiamava ‘amico mio’, e questo mi piaceva molto”, dice Bruschetta. “Aveva una magia dentro, aveva anche una spiritualità non indifferente”.
“Nel corso del film c’era una scena notturna che aveva deciso si dovesse fare quel giorno lì. Io ero in difficoltà perché stavo lavorando ad Ancona e dovevo andare a Catania solo per un giorno. Ho chiesto alla produzione di spostarlo, la produzione rifiutò. Quando ho visto le previsioni del tempo e che l’aeroporto era chiuso, ho insistito per non girare la scena. Ma per Franco si doveva fare quel giorno. Ho fatto un viaggio drammatico con pioggia, tempesta, sulla Messina Catania non si vedeva nulla per quanto pioveva. Sono arrivato in albergo alle otto, il tempo di entrare, salire ed entrare incamera e il cielo si è aperto completamente, è venuta fuori una luna che sembrava un faro, abbiamo girato una scena sul mare perfetta, sulla barca. Ho detto a Franco: ‘Hai visto che luna che è uscita’”. Lui mi ha guardato e ha detto: io lo sapevo”, conclude.
*Riprese a cura di Andrea Bancone