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    La biblioteca creata con i libri abbandonati recuperati dai netturbini di Ankara

    La biblioteca di Ankara creata dai netturbini con i libri abbandonati. Credit: Çankaya municipality news center

    In un distretto del centro-nord della capitale turca, alcuni netturbini hanno cominciato a collezionare i libri abbandonati. In breve tempo, la loro raccolta si è trasformata in una vera e propria libreria

    Di Camilla Palladino
    Pubblicato il 18 Gen. 2018 alle 09:31 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:24

    Qualche anno fa erano tutti convinti che in pochissimo tempo la tecnologia avrebbe completamente sostituito la carta stampata: lo sosteneva l’Economist in un articolo del 1980, “Towards the paperless office”, proclamando l’inizio di un’era in cui gli uffici non si sarebbero più serviti della carta, ma solo dei computer.

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    Eppure, secondo uno studio di GFK risalente al 2015, in Italia vengono stampati circa 60mila libri all’anno, mentre il consumo di carta negli ultimi 30 anni è cresciuto del 50 per cento, secondo un grafico realizzato dall’Economist.

    Questo comporta, solamente in Italia, uno spreco annuo di quasi 11 milioni di tonnellate di carta, come emerge da uno studio del 2010 del Bureau of International Recycling (BIR).

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    Sulla base di queste premesse è un sollievo sapere che c’è ancora chi fa particolare attenzione all’eccessivo spreco di carta, e dà un certo peso ai vecchi libri che quotidianamente vengono buttati.

    Il 16 gennaio 2018, per esempio, la CNN ha raccontato che ad Ankara, capitale turca, alcuni addetti alla raccolta dei rifiuti hanno cominciato a collezionare i libri che trovavano nella spazzatura, creando, mano a mano, una vera e propria biblioteca.

    Con il passare dei mesi gli uomini hanno raccolto così tanti libri abbandonati, che i residenti del distretto di Çankaya hanno cominciato a donargli i loro libri inutilizzati, piuttosto che gettarli via.

    Inizialmente l’idea era nata per mettere i libri a disposizione degli impiegati e delle loro famiglie, ma a settembre del 2017, quando la notizia si è diffusa nella comunità, la biblioteca, situata in una vecchia fabbrica di mattoni nel quartier generale della raccolta dei rifiuti, è stata aperta al pubblico.

    “Abbiamo iniziato a discutere dell’idea di creare una biblioteca partendo da questi libri. E nel momento in cui tutti l’hanno supportata, il progetto è partito”, ha dichiarato Alper Tasdelen, il sindaco di Çankaya, il cui governo locale ha supervisionato l’apertura della biblioteca.

    La biblioteca aperta nella vecchia fabbrica di mattoni inutilizzata, ad Ankara, in Turchia.
    Credit: Çankaya municipality news center

    Ad oggi, la biblioteca conta più di 6mila libri tra letteratura e saggistica, libri per bambini, fumetti e manuali scientifici. Sono addirittura presenti libri in inglese e in francese per i turisti o per i visitatori bilingui; e tutti quanti possono essere presi in prestito per due settimane, o poco più, in caso di necessità, da chiunque lo voglia.

    La biblioteca è cresciuta esponenzialmente da quando è stata aperta, tanto che ora ha iniziato anche a fare donazioni a enti come scuole, programmi di formazione, e persino alle prigioni.

    “Prima speravo di avere una biblioteca in casa mia, ora ho una biblioteca qui”, ha detto Serhat Baytemur, uno dei netturbini che hanno partecipato alla raccolta.

    La biblioteca è ormai diventata un punto di riferimento per la comunità, soprattutto per i figli degli impiegati municipali e per gli studenti delle scuole circostanti. Inoltre la sua popolarità è cresciuta tra i ciclisti che pedalano nei pressi e si fermano per prendere una pausa, sorseggiare un tè, e fare una breve lettura.

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