Appena terminata Bologna Arte Fiera, con una partecipazione straordinaria di visitatori, continuano le belle mostre inaugurate nei musei anche in occasione di questa famosa esposizione artistica.
Palazzo Albergati: mostra collettiva dal titolo “Controcorrente “con opere di Jago, Banksy, TvBoy, e altri fino al 7 maggio 2023.
La loro arte impegnata, ormai a livello internazionale, rappresenta il risultato del lavoro che hanno fatto sui social e che li ha resi famosi senza passare per il solito percorso delle gallerie. Un’arte di impatto, molto spesso criticata e contrastata da critici e da curatori che si sono visti bypassare senza essere coinvolti nei progetti. Rappresentano una nuova generazione di artisti determinati, spesso provenienti dalla street art che, attraverso il caso, lo scandalo e la messa in scena, riescono a far parlare di loro a tutti i costi.
Jago, per esempio, è reduce da una mostra personale appena terminata al museo Bonaparte di Roma con un successo incredibile e con la partecipazione di tantissimi giovani. Le sue sculture fanno riflettere, specialmente quelle a carattere religioso. Ha fatto parlare quella su Papa Benedetto realizzata prima della sua morte. Tra i suoi lavori più conosciuti troverete “Apparato circolatorio” e “Memoria di se”.
TvBoy invece preferisce Papa Francesco e lo rappresenta come fosse un Superman.
Ma tra le sue opere spiccano i famosi “Baci“ e i suoi eroi uno tra questi “il ritratto di Falcone”.
Il più famoso e quotato tra tutti e ‘ il misterioso Banksy le cui generalità risultano sconosciute. La sua è una vera e propria arte pubblica ma non disdegna presentare i suoi lavori alle aste più importanti e con prezzi da capogiro. Spesso i ricavati si dice che vengano dati in beneficenza. Ma come nella politica, credergli è un atto di fiducia visto che di lui, tra l’altro, non si conoscono nemmeno le generalità.
Tra le 60 opere esposte sono presenti anche altri fenomeni artistici. L’Obamiano Obey che con la sua opera “Hope” inneggia al grande politico americano, Mr. Brainwash che insieme a Ravo, rivisitano opere del passato come Mona Lisa e la ragazza con l’orecchino di perla, per poi finire con Laika e il suo “Not is game” e con Pau Bordino e la sua “Santa suerte”. La mostra è curata da Piernicola Maria di Iorio ed è stata anche contestata da fasce estremiste che hanno chiesto la visita gratuita e l’autoriduzione. Ragazzi terribili questi artisti controcorrente ma anche in contrasto con il loro mondo vicino ai centri sociali dai quali x alcuni di loro è partita l’esperienza artistica..
Palazzo Pallavicini: “De Chirico e l’Oltre. Dalla stagione barocca alla neometafisica (1938- 1978) “a cura di Elena Pontiggia e Francesca Bogliolo in collaborazione con la fondazione Giorgio e Isa De Chirico. Fino al !2 marzo 2023.
Una bella mostra che è suddivisa in due momenti. Il primo parte dalla fine degli anni 30 e arriva al 1968 e riguarda il periodo cosiddetto barocco con ritratti, paesaggi e nature morte. Tra questi la “natura morta ariostesca“ del 1940 e la serie di “ villa Borghese“ del 1945. Molto bella anche la sala degli autoritratti tra i quali spiccano “l’autoritratto nudo” del 1945 e “ ’autoritratto nel parco con vestito del seicento“ del 1956. Nelle sale successive invece troviamo le opere dal 1968 al 1978 e riguardano il periodo neometafisico. I manichini, le piazze d’Italia, i bagni misteriosi e altre meraviglie vi aspettano.
Palazzo Pallavicini: Roberto Ferri “Sacro e Profano“ a cura di Francesca Bogliolo. Fino al 12 marzo 2023.
Sembra ieri quando andai alla prima mostra personale di Roberto in una galleria romana. Di strada ne ha fatta tanta. Una strada diversa da quella di Jago, TvBoy e di Banksy. In questa mostra troverete 40 tele a olio e 20 disegni esposti nelle sale più belle dello storico palazzo. Il tema è religioso. Si parla di devozioni, di passioni, di amori sempre con uno sguardo al passato. I suoi riferimenti, a parte il Caravaggio, sono David, Ingres, Girodet, Gericault, etc). Il suo realismo, simbolismo, allegorismo ci portano ad una riflessione sull’uomo e la sua anima. Tra le grandi opere meritano più attenzione “ Mater Matuta“, “Anima Mundi “, “ L’Amore, La Morte, il Sogno“.
Palazzo Fava: Mostra su “Fattori. L’Umanità tradotta in pittura“ a cura di: Claudia Fulgheri, Elisabetta Matteucci e Francesca Panconi. Fino al 1 maggio 2023
Settanta opere di straordinaria importanza vi accompagneranno nel suo mondo. Il grande genio della macchia mancava da Bologna con una mostra personale da ben 50 anni e questa mostra rappresenta un’opportunità per conoscere di più la sua vita visti gli studi approfonditi che su di lui sono stati fatti e dei quali le tre curatrici ne fanno una sintesi nella scelta dei lavori.
Un percorso che segue le tematiche diverse. Nutrite sono le sale con i dipinti che ci fanno rivivere i terribili momenti delle guerre risorgimentali. Poi i suoi paesaggi, i suoi cari, gli animali.
Una mostra che va goduta in solitudine. Purtroppo durante la mia visita gli spazi erano pieni di gente.
Museo Civico Archeologico: I Pittori di Pompei a cura di Marco Grimaldi. Fino al 19 marzo 2023.
Bella mostra didascalica con oltre 100 opere di epoca romana che fanno parte della collezione del museo Archeologico Nazionale di Napoli. La mostra vi farà capire la differenza tra i pittori romani e quelli greci portandovi a conoscenza delle tecniche, dei materiali usati e dei colori. Avrete modo, grazie alle tabelle di Plinio il vecchio di sapere quanto costavano i colori rispetto allo stipendio medio dell’epoca. Scoprirete i Pictores ovvero gli artigiani pittori che decoravano le ville di Pompei, di Ercolano e delle case nelle aree vesuviane.
Molto bella la sala dedicata al Mito. Bellissime anche le 3 grazie che hanno ispirato gli artisti di tutto il mondo per secoli. E poi che dire nella ricostruzione delle case con i loro spettacolari affreschi? Del resto asseriva Plinio il vecchio, il pittore era considerato proprietà dell’Universo.
Il Mambo – Museo d’Arte Moderna di Bologna: il Museo presenta 3 mostre.
La prima è quella del regista e artista visivo Yuri Ancarani dal titolo Atlantide 2017-2023 a cura di Lorenzo Balbi fino al 7 maggio 2023. In uno spazio enorme una decina di megaschermi proiettano video che si rifanno al film Atlantide presentato alla mostra del cinema di Venezia nel 2021.
La seconda è quella: Viola! Pablo Echaurren e gli indiani metropolitani a cura di Sara De Chiara. Fino al 14 maggio 2023.
Una mostra dedicata al grande Maestro figlio di Salvator Matta con una serie di lavori eseguiti tra il 1977 e il 1978 quando bologna era attaccata in funzione anti P.C.I. con rivolte e assalti nei negozi. Sono presenti disegni, collage, pagine di lotta continua oltre ad un gruppo di “quadratini “ realizzati a partire dal 1975 e terminati con le sommosse degli anni del 1977. E’ presente anche una produzione del 2020-22 con un assemblage di raccolte nelle scatole che riguardano le scoperte scientifiche dell’uomo di Neanderthal che obbligano a una riflessione proprio su quegli anni 70 della protesta anti P.C.I.
La terza mostra è dedicata a Giorgio Morandi e curata da Mariella Gnani. Rappresenta le opere della collezione Antonio e Matilde Catanese. Fino al 26 febbraio 2023.
27 opere affascinanti tutte da osservare e da studiare.