Il luogo prescelto è da togliere il fiato, la mostra infatti si estenderà nelle nove sale del piano terra di Palazzo Marchesi Campanari, splendida dimora settecentesca di un’importante famiglia dell’aristocrazia di Veroli.
Più di 300 pezzi pregiati racconteranno vari aspetti della vita delle genti italiche che hanno abitato nel territorio tra i monti Ernici, le valli dei fiumi Sacco e Liri e la pianura pontina, al giorno d’oggi conosciute come le province di Frosinone e Latina.
Gli Ernici, i Volsci, i Latini e le altre comunità che abitavano nel Lazio meridionale a partire dal settimo secolo a.C., sono descritti dalla tradizione come popoli nettamente distinti tra loro, ciascuno con i propri centri e il proprio territorio, orgogliosi della loro autonomia. Ma gli oggetti trovati nei santuari, nelle tombe e negli abitati testimoniano inaspettate somiglianze tra queste popolazioni nei gusti, nei modi di vivere, di seppellire i morti e di pensare al sacro.
Il percorso espositivo spazia dal ricco corredo di una sepoltura di bambino della fine del settimo secolo a.C. da Anagni, ai reperti delle sepolture di quinto e quarto secolo a.C. da piazzale de Matthaeis a Frosinone; dai corredi delle tombe a fossa in cassa lignea della necropoli di Fortore Derupata a Pofi, rinvenute nell’ambito di indagini di archeologia preventiva, a quelle del villaggio preromano di via Landolfi a Frosinone, dove le sepolture si affiancano alle strutture abitative.
Una sezione della mostra è dedicata all’esposizione di materiali recuperati negli Stati Uniti grazie all’azione svolta dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale tra il 2021 e il 2022: oggetti di straordinaria bellezza, privati del contesto di provenienza, ma rinvenuti con ogni probabilità in area etrusca o laziale, dove, tra il 600 e il 450 a.C., questi prodotti erano importati dalla Grecia per il loro pregio artistico.
La mostra costituisce la prima tappa di un progetto di valorizzazione di Palazzo Marchesi Campanari che, attraverso una virtuosa sinergia tra il Ministero della cultura, la Regione Lazio e il Comune di Veroli, punta alla creazione di un museo archeologico nazionale.
La mostra sarà visitabile fino al 15 aprile 2024.
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