Il mondo della cultura è in lutto. È morto a 87 anni, nella notte della Vigilia di Natale, il professor Eugenio Riccomini, straordinario divulgatore, saggista, docente, organizzatore e curatore di mostre, direttore dei Musei civici d’arte antica di Bologna, dove fu anche vicesindaco. Da tempo soffriva a causa di un enfisema polmonare.
“Con Eugenio Riccomini scompare una figura importante per la cultura nella nostra regione. Storico dell’arte, orgogliosamente funzionario pubblico, docente universitario a Messina e a Milano, particolarmente attento al Sei e Settecento, ha operato soprattutto a Parma e Bologna. Qui è stato anche vicesindaco e assessore alla Cultura”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, ricordano lo storico dell’arte. “Era un gigante che amava Bologna, che come la fontana del Giambologna ci ha educato ad amare la bellezza della nostra città. Ha servito con onore il Comune e le istituzioni del nostro Paese. Lo ricorderemo con affetto e grande riconoscenza”, ha detto il sindaco di Bologna Matteo Lepore che nel 2021 gli conferì il riconoscimento dell’Archiginnasio d’Oro.
Nato a Nuoro il 5 maggio 1936, Riccomini si trasferì con la famiglia a Viterbo, poi a Bologna e Parma; si laureò in Lettere moderne con Stefano Bottari e Carlo Volpe e si specializzò presso l’archivio di Stato di Parma in paleografia e archivistica. Nella seconda metà degli anni Sessanta approdò alla soprintendenza alle gallerie di Bologna, collaborando con lo storico dell’arte Cesare Gnudi. Nel Ferrarese si occupò di catalogazione di dipinti barocchi, realizzò mostre, insegnò Storia dell’arte medievale e moderna. Tra il 1995 e il 2001 è stato direttore dei Musei civici d’arte antica di Bologna, curando alcune mostre, tra le quali una dedicata a Donato Creti al Metropolitan Museum di New York e al County Museum of Art di Los Angeles (1998-99). A Bologna fu anche consigliere comunale, assessore alla Cultura e due volte vicesindaco.