Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Cultura

Come funziona l’Italia? Dando sempre la colpa a un altro: l’amaro monologo di Valerio Mastandrea

Credit: Twitter Propaganda Live
Di Marco Nepi
Pubblicato il 16 Giu. 2019 alle 15:29 Aggiornato il 16 Giu. 2019 alle 15:39

Monologo Mastandrea Propaganda Live – “È sempre colpa di un altro, di quello che veniva prima. Di quello che ha fatto il lavoro prima”, recita l’attore romano Valerio Mastandrea ospite dell’ultimo puntata di Propaganda Live prima dell’estate.

Nel programma condotto da Zoro su La 7, il David di Donatello per Gli Equilibristi e La prima cosa bella riceve gli applausi del pubblico per il suo monologo, un brano tratto da In mezzo al mare di Mattia Torre, autore del testo cult I figli ti invecchiano.

È un mantra che vale in più di un’occasione, quello di dare la colpa agli altri. Se vai dal dentista, che allude al collega che c’era prima di lui e dice: “Tiè, guarda che roba. Le hanno fatto un disastro”.

Vale per il meccanico che non si conosce e che si cerca disperatamente per riparare il motorino. Che ride e dice: “Ma chi ce l’ha messe le mani qua?”. Vale per l’idraulico, secondo cui il calcare nei tubi è colpa di chi ha fatto i lavori prima di lui. Vale per il muratore che c’era ancora prima.

Vale sempre? Sì, anche per il governo.

“Stessa cosa con il governo appena insediato. Trova un buco di mille miliardi di debito lasciato dal governo precedente. E al precedente governo non sta bene che si dica così: allora accusa il governo precedente. Che accusa il precedente. Fino a risalire a un governo talmente indietro nel tempo che ormai sono tutti morti. E che pure nelle tombe bofonchiano”, recita Mastandrea.

“Tutto il paese va avanti in un susseguirsi di colpe di cui è responsabile sempre quello di prima. O quello prima ancora. Ed è una piccola magia tutta italiana: milioni di cittadini e nessuno ha una sola responsabilità”.

“Una grande catena di San’Antonio. Colpa di altri, eh. Noi ci proviamo. Speriamo bene”.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Mostra tutto
Exit mobile version