Il mondo è un intrico di segni indecifrabili per il protagonista di Doppio Riflesso, perseguitato da un’amnesia che ne divora il passato. Comincia a scrivere un diario per cercarne l’eco, per imprimere un ordine agli eventi. Ma il diario in qualche modo inverte il rapporto fra la pagina e la vita: ciò che lui scrive, accade. E intanto si ripetono incontri prodigiosi, che gli offrono sempre nuove tessere di un puzzle impossibile da ricomporre.
Alla notizia della morte della zia Rosa, in Risa, Diego decide di tornare dalla Pianura Padana a Messina, per fare visita all’ultimo parente che gli è rimasto, il fratello prete Jacopo. Durante il viaggio in treno conosce una studentessa, Camilla, con cui chiacchiera di libri e di storie siciliane. All’arrivo, però, ha una brutta sorpresa: la chiesa del fratello è sparita – anzi, nessuno ricorda che sia mai esistita! Anche la casa di famiglia si presenta sconvolta, del tutto cambiata rispetto a come la ricordava.
Una mattina Oscar, professore associato di Giurisprudenza e protagonista di Disordini, si guarda allo specchio e scopre d’essere diventato un altro. Lì per lì pensa a un’allucinazione, ma ben presto s’accorge che colleghi e conoscenti non lo riconoscono, lo trattano da estraneo, sicché adesso dovrà imparare a convivere con le sue nuove sembianze. Allora parte per il paese di mare dove trascorreva l’estate da ragazzo, cercando in questo spaventoso cambiamento un’opportunità per cominciare daccapo.
Con una scrittura lirica e leggera, con atmosfere sospese fra la terra e il mito, Michele Ainis ci trasporta, grazie ai suoi romanzi e ai suoi personaggi, in un viaggio nella memoria intermittente di noi stessi, di ciò che siamo stati. Tra smarrimenti individuali e crisi generali, tra regole assurde e libertà promesse, in un mondo a sua volta assurdo, eppure così simile alla nostra realtà.
L’autore
Michele Ainis è un costituzionalista e uno scrittore. Oltre ai romanzi riuniti in questa trilogia (Doppio riflesso, 2012; Risa, 2018; Disordini, 2021), ha pubblicato vari saggi. Per La nave di Teseo, La Costituzione e la Bellezza (con Vittorio Sgarbi, 2016); Il regno dell’Uroboro (2018); Demofollia (2019); Presidenti d’Italia (2022).