«L’oro è forgiato dal fuoco, ne contiene la memoria. Depositi di oro si formano nei vulcani in profondità e l’oro è ospitato nelle sue pietre. Scendendo in profondità, troveremo l’oro nella camera magmatica dello Stromboli?».
È l’enigma-missione della sesta edizione del Marosi Festival, ispirata a Johann Sebastian Bach e alle sue secolari “Variazioni Goldberg”, che si svolge a Stromboli dal 26 al 30 giugno.
Danza, performing art, installazioni e sound art sono le traiettorie-madri in cui si sviluppa il festival siciliano, che coinvolge quasi trenta artisti e compagnie da Italia, Malta, Spagna, Belgio, Slovenia.
«Durante il festival le case, i tetti, gli uliveti, il mare e la schiena stessa del vulcano diventano luoghi di ascolto e performance della pratica artistica contemporanea», spiega Giulia Ferrato, responsabile e direttrice del progetto. «Dal 2022 ad oggi abbiamo scelto di includere artiste/artisti locali o che hanno deciso di abitare a Stromboli intessendo dialoghi con artisti stranieri per attivare una comunità eterogenea, trasversale e intergenerazionale. L’eredità che si manifesta ogni volta è la creazione di storie, leggende e memorie d’insieme».