“È l’odio a far andare le cose avanti quaggiù…” , così dice il filosofo romeno Emil Cioran. È davvero così? Ma se “la bontà non è complice del tempo”, l’odio ne è davvero l’essenza? Sulla scia di Cioran, con una riflessione affidata allo storico Franco Cardini, intorno al ruolo dell’odio nel divenire della storia, venerdì 7 ottobre si apre a Pietrasanta la sesta edizione di Libropolis, il festival di editoria e giornalismo che del pensiero critico e irregolare ha fatto da sei anni la propria cifra e su esso ha costruito il proprio successo. Oltre a Franco Cardini, nei tre giorni del festival che ha al centro il libro come suprema manifestazione del pensiero (nel magnifico Chiostro di Sant’Agostino ci saranno 30 editori indipendenti), sono oltre 50 gli ospiti di primo piano protagonisti di 30 eventi. (Info e programma completo sul sito www.libropolis.org. Ingresso gratuito).
Tra prime volte a Libropolis e grandi ritorni, tra venerdì e domenica arriveranno a Pietrasanta Alessandro Di Battista, Paolo Nori, il generale Fabio Mini, Giovanni Lindo Ferretti, Pietrangelo Buttafuoco, Toni Capuozzo, Fausto Biloslavo, Dario Fabbri, Stenio Solinas, Franco Cardini, Gian Ruggero Manzoni, Thomas Fazi, Paolo Ercolani, Davide Brullo, Francesca Romana Recchia Luciani, Fuani Marino, Giuliano da Empoli, Aurelio Picca, Alberto Bradanini, Roberto Marchesini, Riccardo Roni e Franco La Cecla, Lorenzo Castellani e molti altri.
“Reset – Anno Zero” è il titolo e il manifesto programmatico di questa edizione che, come spiegano gli ideatori Alessandro Mosti, presidente dell’associazione Libropolis, Sebastiano Caputo e Lorenzo Vitelli, rispettivamente direttore editoriale e direttore artistico di Libropolis, “nel momento in cui le lancette della storia segnano un nuovo inizio e tutto è da ricostruire”, si presenta rinnovato nel format “per non diventare un rito stanco”. Con Reset Anno Zero, insomma, Libropolis intende osare: “avremmo corso il rischio di diventare uno dei tanti festival in cui non succede davvero mai nulla – commentano ancora gli organizzatori -, mentre al netto delle conferenze stampa in cui si snocciolano numeri da capogiro, la realtà è impietosa: gli indici di vendita crollano, le case editrici chiudono, si accorpano, vengono inghiottite da gruppi più grandi perdendo la loro identità”.
“Noi – spiegano – siamo convinti che il patinato mondo della cultura debba riscoprire, come in passato, duelli, polemiche e dibattiti, che non debba badare ai papi della letteratura, ai mandarini dell’editoria, ma anzi sia chiamato a sfregiare gli intoccabili”.
Spazio libero di riflessione e territorio franco in cui dibattere, nei suoi primi sei anni di vita, Libropolis ha previsto ed elaborato, edizione dopo edizione, temi e dinamiche internazionali e geopolitiche.
Oltre alle più tradizionali presentazioni di libri che a Libropolis hanno sempre la forma del dibattito e del confronto, nell’edizione RESET debuttano nuove e provocatorie formule. La giornata di sabato 8 ottobre sarà segnata da due processi: alle 15 nella Chiesa di Sant’Agostino Friedrich Wilhelm Nietzsche sarà mandato sotto processo dai suoi stessi colleghi filosofi di fronte a una giuria popolare: sostiene l’accusa Paolo Ercolani, sostiene la difesa Riccardo Roni; giudice il giornalista Alessio Mannino.
Nella stessa giornata, alle 16.45, si apre il Processo al maschio, dove l’accusa è sostenuta da Francesca Romana Recchia Luciani, ideatrice e direttrice del Festival delle Donne e dei Saperi di Genere, e la difesa dall’antropologo e architetto Franco La Cecla. Il verdetto, affidato alla giuria popolare, sarà pronunciato dal giudice Lorenzo Vitelli (editore).
Le invenzioni e le provocazioni di Libropolis proseguono, sempre sabato 8 alle 18.30 con il duello, una sorta di ‘incontro al buio’, tra Pietrangelo Buttafuoco e Giovanni Lindo Ferretti. “Nessuno, neppure gli ospiti – dichiarano gli organizzatori -, conosce il tema della discussione, che sarà estratto a sorte prima dell’evento da uno dei partecipanti”. La motivazione? “Perché ci siamo francamente rotti le palle dei soliti eventi sempre uguali e pilotati”.
Due imperdibili Uno contro tutti sono in programma per il gran finale di domenica 9 ottobre: nessun moderatore, nessun argomento e nessuna domanda concordata. Per primo, a sottoporsi a questa formula inedita per Libropolis, sarà Aurelio Picca (ore 11), uno dei più importanti scrittori italiani contemporanei accolto in Francia come l’erede di Pasolini. Dopo di lui toccherà ad Alessandro Di Battista (ore 16.30), ex parlamentare dei Cinque Stelle, oggi giornalista e reporter.
Grazie alla presenza di un nucleo di editori indipendenti, Libropolis potrà offrire al pubblico momenti di riflessione su temi di grande attualità attraverso voci e prospettive nuove. È il grandioso Emil Cioran con le sue riflessioni sull’odio e sulla storia a instradare l’apertura del festival, venerdì 7 ottobre alle 17: con Cioran in sottofondo, Franco Cardini indagherà il ruolo dell’”Odio nella storia”. Domenica 9, invece, Libropolis si chiude alle 18.30 con l’anteprima nazionale dell’ultimo libro dell’analista geopolitico Dario Fabbri, Il secolo lungo (Mondadori).
In mezzo, nei tre giorni di festival, sono altrettanto accattivanti i momenti di approfondimento con relative novità editoriali: Gian Ruggero Manzoni presenta il suo Genesi (De Piante Edizioni), Paolo Nori il suo Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fëdor Dostoevskij(Mondadori), Giannozzo Pucci l’ultimo numero di Ecologist (Libreria Editrice Fiorentina), Mario Bozzi Sentieri La rivoluzione 4.0. Roma vs Davos. Tra lavoro e partecipazione (Eclettica). Toni Capuozzo e Fausto Biloslavo che questa volta tornano a Libropolis per parlare di un’altra guerra, quella in Ucraina, attraverso i loro libri pubblicati da Sign Publishing, mentre Giuliano da Empoli e Lorenzo Castellani presentano Il mago del Cremlino (Mondadori) e Sotto scacco (Liberilibri). Con Alberto Bradanini, già ambasciatore in Cina e oggi presidente del Centro Studi sulla Cina Contemporanea, si parla del suo ultimo libro Cina. L’irresistibile ascesa (Sandro Teti Editore), mentre col generale Fabio Mini del suo Le regole della Guerra (Mimesis). E infine, spazio alla letteratura con Davide Brullo e Davide Bregola che presentano Solitari. Scrittori appartati d’Italia (Oligo Edizioni) e rendono omaggio a Dante Arfelli, l’autore dei Superflui che negli anni 50 ebbe un successo planetario e a cui non fu mai perdonato d’essere ideologicamente controcorrente.
Leggi l'articolo originale su TPI.it