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Il femminismo dalle suffragette al #MeToo nel nuovo libro della giornalista Maria Elena Capitanio

libro la deriva del femminismo
Di Beatrice Tomasini
Pubblicato il 3 Lug. 2019 alle 16:29 Aggiornato il 3 Lug. 2019 alle 16:36

Libro La deriva del femminismo – Che cos’è il femminismo oggi? Questa la domanda che si è posta una giovane donna occidentale che ha vissuto nell’epoca del fenomeno #metoo osservandone la nascita, l’ascesa e il superamento, restando peraltro affascinata dalla rapidità in cui tutto si è consumato.

Rapidità che non è certo appartenuta all’ascesa del Femminismo storico e alle sue conquiste. Nasce così  il libro “La deriva del femminismo. Dalle suffragette al movimento #metoo”, scritto dalla giornalista Maria Elena Capitanio ed edito da Historica: un immaginifico e reale viaggio sulle tracce dell’identità femminile.

Dai primordi del femminismo settecentesco passando per il power dress delle leader politiche del Novecento fino al movimento Me Too: il testo analizza le polarizzazioni che la lotta per la parità dei diritti delle donne ha portato nella società occidentale.

Un punto di vista forte, a tratti carico di emotività, che lancia interrogativi sul futuro dell’emancipazione di genere rompendo i classici tabù che tendono a limitare il dibattito su questo tema.

Cosa rimane oggi del femminismo radicale? La bandiera femminista è ancora utile o è giusto andare oltre? Sul terreno scivoloso dei reggiseni bruciati dalle vecchie generazioni, con la forza dei diritti ormai acquisiti, ecco che nell’epoca delle story Instagram si fa largo una nuova riflessione, audace e libera.

Questo moderno racconto della storia del Femminismo è una conversazione a più voci, non solo femminili, che vuole affrontare a ogni costo la questione e la posizione della difesa dell’identità femminile, sotto una luce, non diremmo rinnovata, ma propria e identitaria.

Maria Elena Capitanio muove una critica, anche dura, alle derive attuali del Femminismo, partendo da un’introspezione sull’identità sociale femminile, affinché si scardini lo stereotipo di genere.

Un invito a tutte le donne a spostare il dibattito all’interno della loro stessa categoria, per chiarire così efficacia o meno di posizioni rivendicative e di lotta.

Un pamphlet filosofico che propone una tesi nuova, allontanandosi nettamente dal continuo confronto paradigmatico col maschio e dal femminismo neo-radicale che – paventa nella prefazione Francesco Borgonovo “vuole uccidere le femmine – eliminando la differenza di genere, cancellando tutte le caratteristiche distintive del sesso femminile – per poi trasformare le donne in una minoranza tra tante”.

Me Too: il significato del movimento femminista contro le molestie sessuali
Copertina de “La deriva del femminismo”
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