Joseph Antoine Ferdinand Plateau, il doodle di Google omaggia il fisico che ha anticipato il cinema
Nasceva il 14 ottobre del 1801 Joseph Antoine Ferdinand Plateau, un fisico belga noto per aver inventato un tipo di strumento ottico – il Fenachistoscopio – che permise di visualizzare immagini animate, una scoperta che ha portato allo sviluppo della tecnica cinematografica.
Il fenachistoscopio di Plateau risale al 1832 e oggi, nel 2019, il doodle di Google rende omaggio al fisico che ha anticipato il cinema.
Joseph Antoine Ferdinand Plateau, chi era il fisico che anticipò il cinema
Nato a Bruxelles all’inizio dell’800, Joseph Antoine Ferdinand Plateau ha studiato presso l’Università di Liegi conseguendo una laurea in Scienze Matematiche e Fisiche. Fu nominato professore di Fisica sperimentale all’Università di Gand e soltanto nel 1832 diede vita a una sorta di stroboscopio: nasceva così il fenachistoscopio, composto da due dischi che, ruotando alla velocità corretta, permettevano di visualizzare un’animazione. Tale tecnica diede un contributo decisivo al mondo cinematografico.
Tra gli studi di Plateau ricordiamo anche il fenomeno della capillarità e della tensione superficiale.
Formulò Le leggi di Plateau (XIX secolo) che descrivevano il comportamento e la struttura di lamine di acqua saponata, basandosi su osservazione sperimentali da lui condotte.
Plateau era affascinato dalla persistenza delle immagini sulla retina, così condusse un altro esperimento fissando il sole in maniera diretta per 25 secondi. In seguito perse la vista, come conseguenza dell’esperimento (secondo suo modesto parere).
Il fisico morì a Gand nel 1883.
Il Fenachistoscopio, l’invenzione di Joseph Antoine Ferdinand Plateau
Analizziamo dapprima l’etimologia del termine: fenachistoscopio, la prima parte deriva dalla radice greca che significa ingannare/imbrogliare (proprio perché la tecnica “inganna” l’occhio).
Il fenachistoscopio (conosciuto anche come phenakistiscopio, fantasmascopio o fantascopio) è uno strumento ottico utile a visualizzare immagini animate.
Il dispositivo, nato nel 1832 grazie a Plateau, è composto da due dischi: uno di questi prevede finestre radiali equidistanti attraverso le quali l’osservatore può ammirare il secondo disco che contiene una sequenza d’immagini.
Quando i due dischi ruotano alla velocità corretta, all’occhio umano si palesa un’animazione. La proiezione di fotografie stroboscopiche crea l’illusione del movimento, una tecnica che successivamente avrebbe portato allo sviluppo della tecnica cinematografica.
Il principio alla base del fenachistoscopio era stato già analizzato dal matematico greco Euclide, così come più tardi da Newton. Ma soltanto nel 1829 il fisico belga descrisse il principio, creando il dispositivo nel 1832.
Leggi l'articolo originale su TPI.it