Nata e fiorita nella porcellana, questa è Jingdezhen: una città unica non solo in Cina, ma anche nel mondo. Essendo un importante luogo di produzione della porcellana lungo la Via della Seta, Jingdezhen vanta un’eccellente lavorazione artigianale di questo particolare tipo di ceramica, con motivi raffinati e smalti dai colori caldi. Ha goduto di un’ottima reputazione fin dall’antichità.
L’unione di argilla e fuoco ha creato innumerevoli opere d’arte mozzafiato, realizzando il miracolo di una città che fa affidamento su un’unica industria artigianale per migliaia di anni. Storicamente, lungo le migliaia di chilometri della Via della Seta Marittima, ci sono stati profondi scambi tra Oriente e Occidente e sulla porcellana sono state scritte storie di apprendimento reciproco tra civiltà, che testimoniano fedelmente lo sviluppo commerciale lungo la Via della Seta Marittima cinese. In questa piccola città dello Jiangxi, con una storia di oltre 2.000 anni nella produzione della ceramica e con una tradizione ceramica di oltre un millennio, di cui oltre 600 anni nelle fornaci imperiali, si trova un museo su queste ultime.
Il suo predecessore era una fabbrica di porcellane per la corte imperiale, che servì le dinastie Ming e Qing in Cina. A causa del controllo di qualità estremamente severo, qui ci sono milioni di frammenti di porcellana sepolti sottoterra a cui non è stato permesso di entrare nel palazzo a causa dei difetti di produzione, e che portano con sé una storia irripetibile. Dopo centinaia di anni di sedimentazione e di quiescenza, sono diventati tanto preziosi quanto rari oggetti unici. Queste porcellane hanno una consistenza fine e uno smalto brillante ed alcune vengono addirittura regalate come doni nazionali. Queste porcellane dipinte con motivi tipici islamici e scritte in arabo e persiano erano i doni nazionali che Zheng He portò con sé nei suoi viaggi in Occidente. Percorsero tutta la strada verso ovest attraverso la Via della Seta marittima e divennero fedeli testimoni dello sviluppo del commercio tra Est e Ovest.
Nel corso degli anni l’Imperial Kiln Museum di Jingdezhen, in collaborazione con una serie di unità archeologiche, ha condotto con successo più di 30 scavi archeologici presso antichi siti di fornaci di diverse dinastie e raccolto quasi 20 milioni di frammenti di porcellana. Nel 2022 è stato istituito il primo database di antiche ceramiche della Cina. Sebbene questi frammenti di porcellana siano piccoli, possono ancora ricreare un pezzo di storia. L’accumulo di milioni di frammenti di porcellana non è solo la prova della lunga storia della cultura cinese nella ceramica, ma può anche ricostruire le tecniche di cottura e le formule degli ingredienti utilizzati, decifrando i segreti della civiltà nascosti durante l’epoca d’oro dell’industria della porcellana nell’antichità umana. La produzione di un manufatto di porcellana richiede un processo molto complicato. Dalla selezione dei materiali, ci sono 72 fasi di lavorazione. Dopo essere stata modellata, l’argilla viene sottoposta a marcature e rifiniture per garantire una forma liscia e delicata. Dopo che la modellazione è stata completata, l’argilla deve essere completamente essiccata prima di essere decorata e intagliata per creare splendidi motivi. Dopo essere stato decorato il manufatto viene smaltato e infornato, subendo un’intensa cottura che ne trasforma la struttura. Questi processi complessi e delicati richiedono un lavoro di perfezione in ogni fase, contribuendo alla rinomata fama di questa ceramica lungo la Via della Seta, tanto ambita da molti. Nell’area espositiva dell’antica fornace di Jingdezhen si possono trovare i resti dei forni di porcellana delle dinastie passate, tra cui il forno drago delle dinastie Tang e Song, il forno per i panini al vapore della dinastia Yuan, il forno a forma di zucca della dinastia Ming e la fornace della città della dinastia Qing.
Le tipologie di forno di ciascuna dinastia sono diversi. Ogni fiamma che arde in queste fornaci è una luce brillante per la ceramica lungo la Via della Seta. Negli ultimi anni gli antichi forni sono stati gradualmente riaccesi, riportando alla luce la fiamma che ha attraversato migliaia di anni, garantendo così la continua eredità della ceramica. Nel laboratorio di produzione della porcellana possiamo imparare come gli artigiani cinesi hanno trasformato una manciata di argilla in una perla splendente lungo la Via della Seta, plasmando l’argilla con gli strumenti, modellandola in una fornace e dipingendo sulla porcellana. Attraversando la galleria delle fornaci delle dinastie Ming e Qing, è possibile osservare come le abilità artigianali siano state tramandate “vivacemente”.
Lungo il corridoio, Sun Lixin, 56 anni, tiene in mano un pennello e con pochi tratti dipinge su un manufatto un’immagine realistica di un bambino che gioca. Il suo bisnonno faceva il tornio, suo nonno preparava gli ingredienti, e suo padre ha trasmesso a Sun Lixin le sue abilità pittoriche di una vita. Ha iniziato a studiare arte all’età di 13 anni e si occupa di porcellana da 43 anni. “Per mantenere viva la tradizione della ceramica, occorre il costante impegno degli artigiani. È solo attraverso la trasmissione da generazione a generazione che il fuoco continuerà ad ardere”. Solo attraverso il cambiamento, la porcellana può prosperare. Le storie di innovazione sono infinite nella città di Jingdezhen. Scoprendo nuovi valori dalla storia e dalla cultura, Jingdezhen libera costantemente la sua vitalità: vecchie fornaci e fabbriche che si trasformano in spazi cittadini per l’incubazione di creatività, laboratori per la formazione di artigiani, aree espositive per i prodotti in ceramica. Dal disegno all’incisione e all’applicazione dello smalto, è possibile vedere la presenza dei giovani in quasi tutte le fasi del processo tradizionale di lavorazione della ceramica. Se l’Imperial Kiln Museum e l’Ancient Kiln Expo Area rappresentano i tempi antichi di Jingdezhen, il Sanbao International Ceramic Art Village interpreta il presente di Jingdezhen. Essendo una delle finestre per gli scambi internazionali della cultura ceramica a Jingdezhen, il Sanbao International Ceramic Art Village integra tre spazi dedicati alla creazione, alla vita e all’esposizione.
Ogni anno qui si svolgono numerose mostre internazionali di arte ceramica e attività di scambio internazionale. Nel distretto di Zhushan, nel 1949, è stato istituito il Parco Culturale e Creativo della Ceramica, Zhang Fuyuan, un ragazzo della generazione degli anni ‘90, non solo ha imparato dai metodi antichi, ma ha anche innovato coraggiosamente, integrando abilmente il colore dello smalto con le “tendenze nazionali”, creando una serie di opere creative in ceramica molto amate dai giovani. A Taoxichuan, le ex officine di cottura sono state trasformate in gallerie d’arte e musei. I nuovi format culturali e industriali hanno attirato quasi 20.000 giovani artigiani, artisti e designer a innovare e avviare attività imprenditoriali, creando più di 100.000 posti di lavoro in tutta la catena industriale. Per migliaia di anni, la porcellana di Jingdezhen, che si dice essere “luminosa come uno specchio, sottile come la carta ed è grado di produrre un suono di campana”, è stata esportata in tutto il mondo attraverso carrozze e navi di commercianti provenienti da varie nazioni, guadagnando una fama mondiale.
La porcellana ha contribuito a costruire ponti solidi tra gli scambi commerciali e la reciproca comprensione tra Oriente e Occidente. Secondo alcuni studiosi, circa 300 milioni di pezzi di porcellana cinese sbarcarono in Europa nei 300 anni che vanno dal XVI al XVIII secolo. Oggi, la porcellana di uso quotidiano e la porcellana artistica di Jingdezhen viene esportata in dozzine di paesi e regioni. L’anno scorso, il volume delle esportazioni della città è aumentato del 147,9% su base annua. La Città millenaria della porcellana è diventata una nuova finestra per sperimentare lo sviluppo della Cina e percepire la sua cultura a livello mondiale. Il fuoco degli antichi forni non si è mai spento, la cultura ha radici profonde e una lunga storia. Oggi, Jingdezhen racconta al mondo storie della Cina con un atteggiamento più fiducioso: la millenaria capitale della porcellana si trova ad un nuovo punto di partenza.
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