L’artista Isabella Rossellini, durante un’intervista del sito Vulture, ha rivelato di essere stata stuprata all’età di 15 anni.
“La persona che mi ha violentata aveva un anno in più di me”, racconta la star.
La Rossellini, figlia del regista Roberto Rossellini e dell’attrice svedese Ingrid Bergman, ha deciso di non denunciare adesso la violenza subita tanti anni fa.
“Capisco il valore che per alcune persone può avere il condividere le proprie esperienze ma per quanto mi riguarda, questo non vale. Perché dovrei tirare fuori questa storia 48 anni dopo?”, spiega la star.
“Che cosa accadrebbe se la gente iniziasse a dire: ‘No, ora devi dire il suo nome’? Non so cosa faccia ora: potrebbe essere sposato, potrebbe avere dei figli. In Italia sono una superstar, se facessi il suo nome gli rovinerei la vita”, spiega l’attrice.
“Quest’uomo mi ha ferito nel contesto di una cultura che tutti stiamo provando a cambiare”.
Un atteggiamento diverso, quindi, rispetto a quello delle attrici che hanno denunciato il regista americano Hervey Weinstein.
L’uomo è stato accusato di aver molestato le proprie dipendenti e preteso prestazioni sessuali dalle attrici che partecipavano ai suoi film per decenni. Ne avevamo parlato in questo articolo.
“Non penso che la soluzione sia individuare questa persona e distruggere la sua vita. Non ho il cuore per farlo. Quel peccato l’ha commesso nel contesto di una cultura completamente diversa da quella in cui viviamo oggi”, continua l’attrice.
Isabella Rossellini tuttavia esprime il suo sostengo verso tutte le donne che hanno avuto il coraggio di denunciare i loro aggressori.
“La cosa più interessante è come questo movimento sia riuscito a mostrare tutti i modi in cui le donne possono essere ridotte. Lo stupro è un modo di far del male che tutti possono riconoscere. Ma ci sono tanti altri modi per far del male a una donna”, spiega l’attrice durante l’intervista.
“Può essere il tuo capo che ti dice: ‘Mi piace questa gonna su di te’. È un complimento, ma ti sminuisce. È come quando la gente mi dice: ‘Sei così bella per la tua età'”.
“La cosa davvero utile è stata quella di sentire altre donne raccontare le loro storie e mostrare quanto possano essere subdoli alcuni uomini. Sono felice che stiamo parlando di questo problema, perché tutte le donne almeno una volta sono state molestate, ma non se ne era mai parlato prima. Abbiamo convissuto per anni con questo problema. E anche se non ti accadeva nulla di violento, per un uomo c’era sempre un modo per sminuirti. Finalmente tutto ciò sta cambiando. Gli uomini devono capire che non possono più comportarsi così”.
La star ha anche elogiato il movimento #MeToo, la campagna contro le molestie sessuali lanciata ad ottobre 2017 dall’attrice Alyssa Milano su Twitter a seguito delle rivelazioni pubbliche contro il regista Harvey Weinstein.
Il New York Times e il New Yorker hanno vinto il premio Pulitzer 2018 proprio per la loro copertura giornalistica del caso Harvey Weinstein.
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