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Giornata della memoria: i libri da leggere per ricordare le vittime della Shoah

Di Anna Ditta
Pubblicato il 22 Gen. 2020 alle 14:44 Aggiornato il 26 Gen. 2021 alle 20:12

Giornata della memoria: i libri da leggere per ricordare le vittime della Shoah

Sono tanti i modi in cui si può commemorare la Giornata della memoria che ricorre ogni anno il 27 gennaio e che ricorda le vittime dell’Olocausto e della barbarie nazista: si può partecipare a uno dei tantissimi eventi organizzati, oppure leggere un libro o guardare un film che aiuti a comprendere – per quanto ciò sia difficile – le ragioni e gli errori di un periodo storico che ha portato allo sterminio di milioni di persone tra ebrei, oppositori politici, rom e sinti, omosessuali e non solo. TPI ha pensato di suggerire ai suoi lettori un elenco di possibili libri da leggere in occasione della Giornata della memoria, divisi tra classici, libri autobiografici, nuove uscite da segnalare e libri adatti anche ai bambini. Ecco l’elenco completo:

GIORNATA DELLA MEMORIA | LIBRI DA LEGGERE

I classici

Dal Diario di Anna Frank a L’amico ritrovato, di Fred Uhlman: la lista dei libri classici da leggere per la Giornata della Memoria viene normalmente saccheggiata dagli insegnanti per le letture obbligatorie (estive e non solo) degli alunni delle scuole medie e superiori. Ma riscoprire questi classici da adulti può essere un’esperienza sorprendente e consegnarci pensieri ed emozioni che da studenti non abbiamo vissuto a piena intensità.

Il libro per eccellenza sull’Olocausto scritto da un italiano è sicuramente  Se questo è un uomo di Primo Levi che – oltre a essere uno scritto autobiografico – è diventato un classico della letteratura del XX secolo italiana e non solo. Ma l’opera di Levi sul tema comprende anche altri libri di pari importanza, come La tregua (Torino, Einaudi, 1963) libro di memorie del suo viaggio di ritorno in Italia, e la raccolta di saggi I sommersi e i salvati, (Torino, Einaudi, 1986) in cui lo scrittore indaga sulla “zona grigia” di coloro che parteciparono con vari ruoli al progetto nazista. Primo Levi scrisse anche un romanzo sull’argomento, in cui narrò le storie dei partigiani ebrei polacchi e russi che combattono per sopravvivere e per ricostruirsi una nuova esistenza in fuga dai loro luoghi di origine: Se non ora, quando? (Torino, Einaudi, 1982). Segnaliamo infine il libro Così fu Auschwitz. Testimonianze 1945-1986, scritto insieme a Leonardo De Benedetti.

Tra i classici inseriamo anche Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani e La banalità del male di Hanna Arendt. Merita infine di essere citato anche il romanzo di Thomas Keneally Schindler’s list, da cui è stato tratto l’omonimo film diretto da Steven Spielberg.

Libri autobiografici

Il tema dell’Olocausto è stato raccontato in diversi libri, italiani e internazionali, dai diretti sopravvissuti. Tra le testimonianze autobiografiche dall’estero ricordiamo il Diario 1941-1943 di Etty Hillesum, scrittrice olandese di origine ebraica vittima dell’Olocausto.

Proprio a gennaio 2020 è uscito in Italia Ultima fermata Auschwitz. Come sono sopravvissuto all’orrore 1943-1945 di Eddy de Wind (Rizzoli), che racconta l’esperienza personale dell’autore e della moglie Friedel ad Auschwitz. In bilico tra memoria e invenzione è invece Jakob il bugiardo di Jurek Becker (Neripozza, 2019). Nato in Polonia da genitori ebrei, l’autore scampò ai lager nazisti di Ravensbrück e Sachsenhausen.

Dal romanzo autobiografico di Wladyslaw Szpilman, Il pianista, è stato tratto l’omonimo film di Roman Polański, vincitore della Palma d’Oro a Cannes nel 2002.

Nel libro La speranza di un bacio ci ha salvato (tre60) Raphaël Esrail, che si era unito alla resistenza francese, descrive la sua esperienza nei campi di sterminio e come è sopravvissuto grazie alla storia d’amore con Liliana. Il rapporto padre-figlio è invece al centro del racconto autobiografico di un padre sopravvissuto al campo di Auschwitz in Il silenzio di Abram. Mio padre dopo Auschwitz di Marcello Kalowski (Laterza). Un punto di vista diverso è offerto da Memorie di una interprete di guerra, di Elena Rzevskaja (Voland). Ispirato alle vicende personali della famiglia dell’autore è anche Ogni cosa è illuminata, del noto autore statunitense Jonathan Safran Foer.

In Italia, è da leggere il libro scritto dalla senatrice a vita Liliana Segre insieme a Enrico Mentana, La memoria rende liberi (Rizzoli, 2019) e Noi, bambine ad Auschwitz (Mondadori, 2019) è il libro in cui le sorelle Andra e Tatiana Bucci raccontano della loro esperienza nel Kinderblock, il blocco dei bambini destinati alle più atroci sperimentazioni mediche, ad Auschwitz-Birkenau.

Nuove uscite

Sono tantissimi i libri che ancora oggi continuano a essere pubblicati sull’Olocausto. Tra le ultime uscite segnaliamo Il viaggiatore di Ulrich Alexander Boschwitz (Rizzoli). L’autore, che dovette lasciare la Germania in seguito all’emanazione delle leggi razziali, fu espulso durante la Seconda guerra mondiale dall’Inghilterra perché tedesco e deportato in Australia. Morì nel 1942 durante l’affondamento della nave che lo stava riportando in Europa. Il romanzo fu scritto da lui in poche settimane, pubblicato in Inghilterra nel 1939 e dimenticato per essere poi riscoperto a ottant’anni di distanza.

A ottobre 2019 è uscito Tradire Hitler. Harro e Libertas. Storia dei due amanti che guidarono la resistenza al nazismo, di Norman Ohler, autore del bestseller Tossici. A gennaio 2019 è uscito per Newton Compton Editori I diari dell’olocausto. I racconti e le memorie inedite delle giovani vittime delle persecuzioni naziste, che si è aggiudicato il National Jewish Book Award. Nello stesso periodo è uscito anche il romanzo Stella, di Takis Wurger (Feltrinelli) e Il mostro della memoria di Yishai Sarid, in cui il protagonista racconta la sua inquietante esperienza come accompagnatore di gruppi di studenti, di politici e di ufficiali dell’esercito israeliani in visita ai campi di concentramento nazisti in Polonia. Sempre del 2019 è il libro Un mondo migliore del tedesco Uwe Timm (Sellerio) e La lettera perduta di Jillian Cantor (Sperling & Kupfer) ispirato a storie vere.

Ispirato a una storia vera è Il caso Kaufmann, di Giovanni Grasso (Rizzoli, 2019). Nel 2017 è uscito Noi, i salvati (Nord) in cui la statunitense Georgia Hunter ricostruisce le vicende della sua famiglia sopravvissuta all’Olocausto. Due anni prima è stato pubblicato il romanzo La stella nel pugno di Robert Sharenow (Piemme). Ambientato durante il periodo della Shoah è anche Storia di una ladra di libri, di Markus Zusak, da cui è stato tratto l’omonimo film.

Un po’ più datato è invece Il violino di Auschwitz di Maria Angels Anglada, che racconta di un violino costruito nell’inferno del lager (Rizzoli, 2009). Dello stesso anno anche Gli ebrei dello zoo di Varsavia di Diane Ackerman (Sperling&Kupfer) riadattato al cinema in “La signora dello zoo di Varsavia”.

Pubblicato nel 1976 e edito nel 2010 da Marcos y Marcos è invece Il nazista e il barbiere di Edgar Hilsenrath. Anche la nota scrittrice Dacia Maraini ha pubblicato un libro sull’Olocausto, intitolato Il treno dell’ultima notte (Rizzoli, 2008). Lo scrittore israeliano David Grossman ha dedicato all’argomento invece il libro Vedi alla voce: amore (Mondadori, 2008)

Sul tema esistono infine anche graphic novel, come Irmina. Quando la guerra di cambia la pelle, realizzato dalla disegnatrice tedesca Barbara Yelin e uscito in Italia nel 2019.

Giornata della memoria: libri per ragazzi

Forse il libro per ragazzi più famoso sull’Olocausto (anche grazie al film) è il romanzo Il bambino con il pigiama a righe dello scrittore irlandese John Boyne (Bur, 2006). Ma esistono davvero moltissimi libri sul tema dedicati ai più giovani.

Fresco di stampa è il libro Storia di Sergio, firmato da Andra e Tatiana Bucci insieme ad Alessandra Viola (Rizzoli ragazzi 2020). Nel 2019 è uscito, sempre per Rizzoli, Solo una parola. Una storia al tempo delle leggi razziali di Matteo Corradini, ebraista e scrittore.

Dedicato ai ragazzi è anche Quando Hitler rubò il coniglio rosa, ispirato alla vera storia dell’autrice Judith Kerr, che quando aveva undici anni scappò da Berlino con i genitori e il fratello per sfuggire alle persecuzioni naziste e si stabilì nel Regno Unito, dove ha vissuto fino alla sua morte nel 2019.

Un album illustrato, della collana Piccole donne, grandi sogni e firmato da Maria Isabel Sanchez Vegara è dedicato ad Anna Frank.

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