È morta la filosofa ungherese Agnes Heller, aveva 90 anni. Sopravvissuta all’Olocausto, Heller è considerata una delle menti più importanti del Novecento.
Nata a Budapest nel 1929, Heller è ritenuta la massima esponente della “Scuola di Budapest”, la corrente filosofica del marxismo che fa parte di quello che è ricordato come il “dissenso dei paesi dell’est europeo” prima che i regimi di quei paesi crollassero definitivamente.
Nel 1977, non condividendo la svolta reazionaria di molti paesi dell’est, Heller decide di lasciare il paese insieme al marito, il filosofo Ferenc Fehér, e ad altri esponenti della “Scuola di Budapest”. La filosofa si trasferisce in Australia, dove insegna a Melbourne. Tonerà in Ungheria solo decenni dopo.
L’ultimo suo sforzo letterario è uscito nel 2019 e si intitola Orbanismo. Il caso dell’Ungheria: dalla democrazia liberale alla tirannia.