Il baobab è noto per le sue dimensioni, notevolmente più grandi rispetto alla maggior parte degli alberi, e per la sua forma insolita sia del tronco che dei rami. Si tratta di un albero molto longevo, in grado di resistere per secoli al caldo dell’Africa, continente in cui si trova questa specie di albero.
Se conosciamo bene la sua forma, forse è meno noto il suo frutto, una sorta di zucca di colore verdognolo che viene chiamato “pane delle scimmie”, dal momento che se ne nutrono questi animali, tra i pochi a riuscire a raggiungerlo.
All’interno del frutto si trova una polpa ricca di vitamine, che i Wolof, popolazione del Senegal, usano per curare molte malattie e da cui è possibile ricavare un succo dal sapore fresco chiamato buoye. Ma la polpa di questo frutto può essere mangiata anche senza bisogno di trasformarla in un succo.
Spostandoci però all’altro capo dell’Africa scopriamo che la polpa non è l’unica parte dei frutti del baobab da cui si ricava del cibo. Dai loro semi, ad esempio, si ricava l’ubuyu, una sorta di seme candito tipico dell’isola di Zanzibar.