“La divisione del Paese in zone gialle, arancioni o rosse è una decisione presa per ridurre la velocità di un treno che sta correndo e che abbiamo già provato a fermare”. Lo dice il premier Giuseppe Conte parlando del Dpcm nel corso della sua partecipazione al food festival del Corriere della Sera.”Non stiamo dando schiaffi a nessuno, non c’è una volontà di penalizzare aree a scapito di altre”, ha aggiunto. Se riusciamo a rallentare la curva del contagio – ha aggiunto – potremo affrontare le prossime settimane “con un margine di serenità”.
Il premier ha “risposto”, seppur non direttamente, alle affermazioni del governatore Attilio Fontana che aveva parlato di “schiaffo ai lombardi”, commentando la notizia della Lombardia in zona rossa.
“A rendere ancor più incomprensibile questa decisione del Governo sono i dati attraverso i quali viene adottata: informazioni vecchie di dieci giorni che non tengono conto dell’attuale situazione epidemiologica”, aveva detto il presidente della regione. “Le richieste formulate dalla Regione Lombardi non sono state neppure prese in considerazione. Uno schiaffo in faccia alla Lombardia e a tutti i lombardi. Un modo di comportarsi che la mia gente non merita”.
“Il governo ha investito miliardi per la scuola, i trasporti, le università e i protocolli ma nonostante tutto la pandemia è arrivata e adesso dobbiamo adottare delle misure diversamente graduate per uscirne”, ha proseguito Conte che ha aggiunto: “Capisco il senso di ingiustizia degli imprenditori – ha aggiunto – ma non fermiamoci solo ai protocolli”.
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