Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise dal 1 giugno entreranno in zona bianca, dal 7 giugno anche Liguria, Veneto, Abruzzo e Umbria e dal 14 giugno potrebbero diventare bianche altre 6 regioni, se l’andamento dei contagi rimarrà costante: sono Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Provincia di Trento, che il monitoraggio di domani, venerdì 28 maggio, segnalerà sotto la soglia dei 50 casi per la prima settimana.
Questo significa niente coprifuoco, aperture anticipate rispetto alle date decise dal governo e obbligo di mascherine e distanziamento: sono queste le regole decise dalle Regioni in accordo con l’esecutivo per la zona bianca.
Nelle regioni bianche, dunque, non vi sarà coprifuoco (che dal 21 giugno verrà abolito anche nelle zone gialle), mentre potranno essere anticipate tutte le riaperture già previste dal governo nelle prossime settimana. Unica eccezione: le discoteche, che rimangono chiuse anche in zona bianca.
“Fermo restando il rispetto degli obblighi di legge in zona bianca relativi all’utilizzo delle mascherine, al distanziamento per scongiurare gli assembramenti, all’aereazione e alla sanificazione e la necessità di assicurare un attento monitoraggio dell’evoluzione dei contagi nei singoli territori regionali – si legge nel testo del documento redatto dalle Regioni e approvato dal governo – si ritiene opportuno condividere sin d’ora le seguenti misure per la zona bianca: superamento delle limitazioni orarie alla circolazione e alle attività; anticipazione al momento del passaggio in zona bianca delle riaperture delle attività economiche e sociali per le quali la normativa vigente dispone già la riapertura in un momento successivo”.
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