I casi di West Nile Virus nell’uomo sono più che raddoppiati nell’ultima settimana. Da giugno 2022, sono stati confermati 94 casi. Sono 55 quelli che hanno manifestato una forma neuro-invasiva. Il numero più alto in Veneto: 33. Mentre sono sette le persone morte a causa dell’infezione da virus del Nilo occidentale: cinque in Veneto, uno in Piemonte e uno in Emilia – Romagna. È quanto riportato dall’Istituto superiore di sanità nell’ultimo bollettino.
E proprio in Veneto è stato registrato il primo caso di West Nile nell’uomo, nella provincia di Padova. Il virus ha un’incubazione tra i due e i 15 giorni, a volte anche fino ai 21. Un paziente su 4 è sintomatico e i malesseri sono quelli tipici dell’influenza: febbre, mal di testa, inappetenza, nausea. A volte possono esserci anche dolori muscolari, agli occhi, tosse, eruzioni cutanee e difficoltà a respirare. In meno dell’1% dei casi il virus può portare encefalite e meningite. Il virus – che è stato isolato per la prima volta nel 1937 – viene trasmesso all’uomo dalle zanzare. Attualmente non esiste un vaccino per la febbre West Nile.