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    “Il mio volo (in economy) con Mario Draghi”, il racconto di un’imprenditrice siciliana

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 5 Feb. 2021 alle 11:32 Aggiornato il 5 Feb. 2021 alle 11:36

    “Sono rimasta in silenzio per un po’, facevo finta di lavorare, ma poi non ce l’ho più fatta e mi sono girata verso di lui a chiedere, quasi sottovoce: mi scusi, ma io ho l’onore di viaggiare con il prof. Mario Draghi? Ed in classe economy?”. Sono queste le parole che Maria Isolina Catanese, imprenditrice siciliana che vive e lavora a Menfi (Agrigento), ha rivolto all’allora presidente della Bce, il giorno in cui lo ha incontrato per caso durante una trasferta di lavoro, su un volo Roma-Francoforte. A raccontare di questo incontro eccezionale è stata la stessa imprenditrice, con un post pubblicato su Facebook che ha raccolto centinaia di commenti e condivisioni.

    Era il 2016, e Catanese lavorava all’epoca per le Cantine Settesoli, eccellenza vitivinicola della Sicilia occidentale. Poco tempo dopo, avrebbe aperto la sua attività, con l’azienda Human2nature, che si occupa di attività formative per i dirigenti e i team aziendali facendoli entrare in contatto con la natura siciliana e offre consulenza per l’esportazione del vino.

    “Nel 2016, in una delle mie trasferte Roma – Francoforte, ho provato lo stupore di trovarmi accanto, in classe economy, un compagno di viaggio molto particolare: Mario Draghi”, si legge nel post dell’imprenditrice. “Fila 8. Io 8A, le nostre borse all’8B, lui all’8C. Dopo il decollo ci siamo girati contemporaneamente a prendere i nostri rispettivi iPad”. È stato a quel punto che Catanese si è rivolta a quello che oggi è il premier incaricato.

    Quella della donna “è stata una domanda così spontanea da suscitare in lui una sincera risata”, scrive lei. “Infatti mi ha prontamente risposto: ‘e perché no?’… ed io sgranando gli occhi gli dissi: ‘ma Lei ha visto chi è seduto in prima classe?!’ Gli ho strappato un’altra risata e poi, a sorpresa ha messo via l’iPad ed abbiamo iniziato a chiacchierare”.

    Durante la conversazione, Catanese ha parlato del Settesoli – Mandrarossa. “Con grande stupore da parte mia, lui conosceva benissimo la storia della cantina. Conosceva altrettanto bene l’opera compiuta da Diego Planeta, fu lui infatti a nominarmelo per primo”, si legge nel post. “Poi con tanta semplicità mi raccontò delle sue vacanze in Sicilia con la moglie l’estate precedente; le impressioni sulla nostra terra e di quanto fosse meravigliosa; e così via … un continuo semplice scambio di racconti fino all’arrivo a Francoforte”. Dopo l’atterraggio “ci siamo salutati cordialmente. Lui mi ha augurato buona fortuna, poi sono arrivati degli uomini in abito scuro che lo hanno scortato fino ad una porta secondaria del finger”.

    Al suo rientro in Sicilia, Catanese chiese il permesso alla direzione di inviare una 3L di Cartagho alla Bce, per ringraziare Draghi della cordiale chiacchierata. Dopo essersi procurata il contatto e aver spiegato alla segretaria la ragione del regalo a nome della cantina, l’imprenditrice spedì il regalo (che non doveva superare il valore certificato di 50 euro) all’indirizzo che le era stato fornito.

    Catanese non si aspettava una risposta, per questo si stupì quando, circa quindici giorni dopo, al ritorno da un altro viaggio di lavoro, trovò una busta della Bce. “Apro la busta e trovo i suoi ringraziamenti. Rigorosamente scritta a mano, da lui e non da altri, perché quella firma la conosciamo tutti… È su tutte le banconote”. “Oggi sono felice di sapere che questo Grande Uomo, allo stesso tempo così semplice e umile, si prenderà cura del nostro paese”, è la conclusione del post, accompagnato dalla foto con la busta di ringraziamento della Bce. “E poi, in fondo in fondo, volevo solo raccontarvi che un giorno “ho incontrato Mario Draghi, e mi ha fatto una buona impressione!”.

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